World Games viene rilasciato per l'otto-bit Commodore nel 1986, per essere poi convertito via via per una moltitudine di formati che non sto ad elencarvi ... tanto sono sempre i soliti. Premettendo fin da subito che la piattaforma migliore per gustarsi il titolo è quella per cui il gioco fu concepito, da preferire anche alle versioni per i sistemi superiori, io resto coerente ai miei principi e quindi mi butto a capofitto sull'edizione PC/MS-DOS.
Iniziamo subito dalle note dolenti così ci togliamo il pensiero. Nel 1986 la grafica su PC era CGA e l'audio era prodotto dallo speaker interno ... quindi psico-grafica a quattro colori e sonoro gracchiante sono il massimo che il titolo può dare dal punto di vista audio-visivo ... mettiamoci quindi una pietra sopra e passiamo ad analizzare la sostanza che, come dico sempre, è l'anima di un buon videogame.
Come da tradizione Epyx, dopo la schermata dei titoli, un essenziale menu permette di accedere alle diverse competizioni (in tutti gli eventi, in alcuni eventi o in un solo evento) o di impratichirsi in una delle discipline. Se si sceglie di lanciarsi in una tenzone, per ogni giocatore (è possibile organizzare sfide con otto contendenti) è richiesto di selezionare nome e nazionalità (scelta seguita dall'esecuzione dell'inno che, almeno su PC è decisamente straziante ... e pensare che allora quasi mi esaltavo nel sentire le note partorite dalla mente di Goffredo Mameli dallo speaker del mio M24). Qualora si opti invece di allenarsi, sarà sufficiente selezionare la disciplina preferita e quindi provare e riprovare finché non ci si sente pronti per sfidare gli amici o per battere uno dei record mondali.
Le otto discipline in cui potremo cimentarci sono prelevate dalla tradizione sportiva di altrettanti paesi. Alcune di esse sono specialità ormai entrate nella consuetudine e oggetto di manifestazioni di portata planetaria, mentre altre sono relegate alle usanze delle rispettive nazioni (ancora oggi in cui in televisione trasmettono praticamente di tutto alcune di queste sono ai più ignote). Andiamo a conoscerle una ad una ...
Weight Lifting (Unione Sovietica) Le discipline "di forza" sono state per lunghi anni un forziere di medaglie per i paesi d'oltre cortina probabilmente per via dell'abbondanza di sostanze dopanti e dei pochi controlli (quanto uscì World Games il muro di Berlino e la guerra fredda erano quanto mai attuali). La vecchia URSS è stata quindi scelta per rappresentare la nobile ed antica arte del sollevamento pesi. Il perfetto tempismo nell'eseguire i movimenti delle due tecniche si sollevamento (strappo e slancio) è la chiave per portare il bilanciare al di sopra del capo ed impressionare la giuria.
Barrel Jumping (Germania) Praticata da oltre 300 anni in Germania, la disciplina del salto dei barili richiede velocità, forza e coraggio. Gli atleti più bravi sono in grado di raggiungere i 50 Km/h prima di spiccare il balzo che dovrebbe portarli al di la della lunga fila di barili. Il condizionale è d'obbligo poiché è sufficiente una distrazione, una lieve imperfezione del ghiaccio per incocciare su uno dei barili e franare rovinosamente a terra rischiando di farsi un bel male. Smanettare a destra e sinistra per correre, il tasto azione per saltare e qualche altra combinazione di tasti per completare il balzo sono gli ingredienti per raggiungere incolumi la fine della barricata.
Cliff Diving (Messico) Acapulco, spiagge assolate, belle ragazze e dirupi a strapiombo sul mare. Niente di meglio per cimentarsi nella perigliosa specialità dei tuffi da grandi altezze. Per buttarsi basta un po' di coraggio ma per evitare di toccare la parete e di schiantarsi sul basso fondale è necessaria tecnica e precisione. Se vi tremano le gambe è possibile lanciarsi da diverse altezze ma, per conquistare la giuria, è necessario saltare dalla cima, far la barba alle rocce ed inabissarsi quando l'acqua ondeggiante è alla sua massima altezza ... a prima vista può sembrare semplice ma vi assicuro che non è così.
Slalom Skiing (Francia) Chamonix è stata la sede, nel 1924, dei primi giochi olimpici invernali e per questo è stata scelta per ospitare la versione digitale della discesa tra i pali stretti dei World Games. Zig-zagare tra le bandierine pennellando traiettorie perfette è essenziale per giungere al traguardo nel minor tempo possibile. Lanciarsi a capofitto giù per la discesa è totalmente inutile senza prima aver studiato attentamente il percorso ... concedetevi lunghe sessioni di pratica per riuscire a dare il meglio e perché no, rivivere le emozioni dell'Albertone nazionale :o)
Log Rolling (Canada) Nei primi dell'ottocento i tagliaboschi delle sterminate foreste canadesi inventarono un particolare gioco per dimostrare la loro prestanza e la loro abilità. Prendete due nerboruti omaccioni e sistemateli in piedi alle estremità di un lungo tronco galleggiante. Attendete il segnale di partenza ed ammirateli mentre camminando in avanti o indietro sul grande stelo rotolante cercano di sbilanciare l'avversario per donargli un bagno corroborante nelle gelide acque canadesi. Per vincere sono necessari equilibrio ed agilità e mi raccomando, non perdere mai di vista i piedi del vostro antagonista.
Bull Riding (USA) Il rodeo è una delle più grandi attrazioni del vecchio West e la cavalcata del toro imbizzarrito una delle competizioni più spettacolari e pericolose. L'impavido cowboy seduto in groppa al dorso muscoloso del bovino inferocito, può contare solo su di una corda a cui reggersi ed alla sua abilità di assecondare i movimenti convulsi della sua cavalcatura.
Una delle gare più difficili in assoluto del gioco e una vera fabbrica di imprecazioni :o)
Caber Toss (Scozia) Tipi tosti gli scozzesi. Mentre i più si dilettano nel lancio del giavellotto loro si sgranchiscono lanciando tronchi simili a quelli usati per i vecchi pali del telefono. La parte più difficile del gioco è quella di riuscire a mantenere la grossa pertica in equilibrio mentre si cerca di raggiungere il sufficiente slancio necessario al lancio. Passi se il tronco cade in avanti ma se questo cade all'indietro meglio scansarsi onde evitare di essere letteralmente interrati dal peso dell'ingombrante asta.
Sumo Wrestling (Giappone) Due ciccioni giapponesi, seminudi con indosso solo un costumino simile ad vecchio ciripan (pannolino lavabile che molti di voi avranno indossato), si spingono, si strattonano e si sollevano con l'unico scopo di atterrare o scagliare l'avversario al di fuori del ring in cui si sfidano a singolar tenzone. Come in ogni forma espressiva della cultura giapponese il Sumo è l'unione di tradizione, rispetto e storia.
Bene ... non mi resta molto altro da dire su World Games se non confermarvi che è un buon gioco che anche in questa veste graficamente scarna (tralascio un qualsiasi giudizio sull'accompagnamento sonoro) sa divertire soprattutto se giocato con qualche amico. Un gioco solo apparentemente semplice che necessita di molta pratica per dare risultati soddisfacenti ed appaganti. Da tecnico mi permetto, prima di concludere, di far notare la buona volontà dei programmatori Epyx nello sfruttare entrambe le palette messe a disposizione della CGA ... non è molto ma è comunque un segno di "rispetto" :o)
Vi lascio con il video in cui si vedono tutti i miei limiti dovuti soprattutto al molto tempo trascorso lontano da questo ottimo titolo ... a presto ...
Quello che rende accattivante questo gioco, nonostante i 4 colori "ciggiaosi" è la ricchezza nei dettagli, sia per quanto riguarda i fondali ma soprattutto per i frames degli alteti, è qualcosa di piacevole notare tanta espressività nei movimenti sia durante una prova che nei preliminari. L'unico dubbio che mi viene in mente Tex, ma la tastiera, i comandi insomma rispondono a tempo perfetto? Lo chiedo perché in questo genere di giochi la risposta dei comandi è essenziale.
RispondiEliminaDal punto di vista della definizione il PC non ha mai avuto troppi problemi vista la sua non indifferente risoluzione di 320x200 pixel. Ovviamente i soli quattro colori non permettevano di mascherare alcune "imprecisioni" con l'artificio della sfumature cromatiche ma in fondo all'arrivo della VGA mancava poco :o)
RispondiEliminaPer quanto riguarda il sistema di controllo ... io non ho mai giocato con il joystick (c'ho l'allergia) quindi ho trovato funzionale il sistema via tastiera ... e poi i joystick a micro-switch che si usavano un tempo avevano caratteristiche funzionali simili a quelle della pressione dei tasti (beh ... forse il tempo di risposta era leggermente inferiore però ... insomma ... mah)