giovedì 17 maggio 2012

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Lester Knight Chaykin è un giovane ed ambizioso ricercatore, dedito allo studio della fisica delle particelle. In una sera nuvolosa di mezz'estate, con un temporale che rischiara con i suoi fulmini il cielo all'orizzonte, Lester si reca presso il suo laboratorio per portare a termine un importante esperimento. Dopo una breve simulazione, l'acceleratore di particelle è pronto ad essere azionato per spezzare la materia e svelarne i segreti più reconditi. Tutto sembrava andare per il meglio, quand'ecco che il destino stende la sua lunga mano ... un fulmine colpisce la struttura, una scarica elettrica di immane potenza si incanala lungo l'acceleratore colpendo in pieno la postazione, da cui il giovane Lester sta operando. Lo scontro di energie ad alto potenziale, da origine ad uno spostamento dimensionale che scaglia il giovane, e tutta la sua postazione di lavoro, letteralmente in un altro mondo ... Another World, come direbbero gli anglofoni :o)
Che la fortuna non sia dalla parte del giovane scienziato, lo si intuisce fin dalla prima sezione di gioco ... Lester riappare, con tanto di di super-computer, all'interno di un enorme vasca d'acqua in cui lentamente sta sprofondando. Dovrete essere lesti a risalire, per non finire tra i tentacoli del misterioso essere che dimora in fondo al vascone. Usciti dall'acqua, vi renderete ben presto conto di esservi materializzati in una realtà ostile dove tutto sembra studiato per uccidere. Come spesso accade nel mondo dei videogiochi, il protagonista si vedrà costretto, suo malgrado, a combattere per la libertà.

 
Un paio di fotogrammi tratti dalla fantastica introduzione: Lester giunge, ignaro del suo destino, al laboratorio per piazzarsi di fronte al suo computer e dare l'inizio all'esperimento che, di li a poco, l'avrebbe catapultato in un altro mondo

Il gioco inizia con una lunga introduzione, assolutamente fuori parametro per qui tempi e tutt'oggi decisamente piacevole. La regia è magistrale ... il giovane scienziato giunge al laboratorio a bordo della sua Ferrari 288 GTO e, dopo aver superato i sistemi di sicurezza, si accomoda alla sua postazione di lavoro per dare il via all'esperimento ... le inquadrature sono un susseguirsi di primi piani del protagonista e di dettagli sulle fantasmagoriche apparecchiature. Lester dal via all'esperimento, apre una lattina di coca e quel punto l'inquadratura passa all'esterno dell'edificio. Seguono lunghi secondi di quiete apparente, quand'ecco che con un rombo che vi farà letteralmente saltare sulla sedia (almeno la prima volta!!) un fulmine squarcia il cielo, riversando tutta la sua elettrica potenza nel tunnel dell'acceleratore ... un altro paio di secondi e un'esplosione consegnerà il giovane scienziato al suo destino. Mi scuso per la pomposità con cui vi ho narrato l'introduzione del gioco, ma vi assicuro che è esattamente questa la sensazione di grandezza, che proverete posti di fronte ad una tale opera d'arte. La grafica è assolutamente sensazionale, fatta di modelli poligonali che si muovono su sfondi disegnati a mano ... la stessa tecnica già adottata dalla Delphine Software in Cruise for a corpse, che qui arriva ai suoi massimi livelli. E se questo mix fa letteralmente paura nell'introduzione, da il meglio durante il gioco in cui, pur essendo il livello di dettaglio minore per ovvi motivi computazionali, sa regalarci animazioni stratosferiche degne di Prince of Persia (anche in questo gioco si fa abbondante uso della tecnica del rotoscoping). A dire il vero, le animazioni del personaggio mentre nuota o sale le scale sono abbastanza "legnose" ma, vi ricordo che tutt'oggi sono i moventi più difficili da rendere in modo realistico!!

 
Appena giunti sul nuovo mondo, si avrà la sensazione di essere giunti su di un piccolo paradiso ... sensazione che durerà poco visto l'incontro con un "simpatico" predatore autoctono

Detto ciò, è giunto il momento di parlare un po' del gioco vero e proprio ... Another World è sostanzialmente un platform anche se non mancano frequenti innesti di tipo adventure, con enigmi e puzzle da risolvere per poter proseguire. Lester corre, salta, si abbassa e combatte (prima a pedate, poi con un fantascientifica pistola in grado di disintegrare persino le pareti) ricordando, in diversi frangenti, le gesta del famoso principe di Persia. L'azione di gioco incalzante, costringe il giocatore a stare sempre sul chi va là, onde evitare di essere travolto dagli eventi. Anche le sezioni più meditative, non concedono troppo tempo alla riflessione costringendoci più e più volte a ripetere la stessa sezione. Fortunatamente, il gioco vi mette a disposizione un numero di vite illimitato, check-point per posizionati ed un sistema di password per non ricominciare ogni volta da capo ma, la sindrome del try-and-die (prova e muori ... avete presente Rick Dangerous!!!) si impossesserà ben presto di voi.
Sono proprio questi due opposti i maggiori difetti del gioco. Da un lato abbiamo una buona dose di difficoltà (che un alcuni casi vi farà piombare nella più cupa frustrazione), dall'altro abbiamo diversi "aiutini" che cercano di facilitarvi il compito. Il risultato finale è che pure imbufalendosi, alla fine, con un po' di determinazione (e un po' di pazienza visto che all'inizio vi verrà spesso voglia di sfasciare la tastiera), si riesce ad andare avanti completando il gioco un po' troppo velocemente.

Oltre alla spiccata propensione alla spettacolarizzazione, fatta di cut-scene di ottima fattura, Another World sa mettere in evidenza un aspetto di natura molto più sentimentale: l'amicizia. Lester si trova catapultato in un mondo alieno ed inospitale ma, nonostante questo, riesce a trovare in una locale, che condivide con lui la prigionia, un amico che lo aiuterà ad affrontare le situazioni più spinose. Un "omone" dal goffo aspetto, con cui Lester comunica a stento, che diventerà, con lo scorrere dell'avventura, un compagno fidato ... sarà infatti lui ad involarsi con il protagonista verso l'orizzonte della libertà (non dico altro sul finale per non togliervi il piacere di arrivare in fondo a questa incredibile esperienza).


 
Un volta colpiti i nemici si sbriciolano letteralmente (fantastico l'effetto sonoro che accompagna l'esplosione) - Uhm ... come fare ad attraversare il ponte interrotto?

Tecnicamente il gioco è assolutamente impressionante ... per la grafica parlano le immagini che ho pubblicato, per il sonoro ... beh ... sappiate che è assolutamente fantastico, nonostante quella che ho definito la sindrome della Disney Sound Source (vedi il post precedente). L'audio è completamente digitalizzato e, nonostante i campioni non siano propriamente cristallini, svolge alla grande la sua funzione, soprattutto grazie agli effetti che spaccano letteralmente le casse. Sulla longevità mi sono già espresso nel paragrafo precedente ... sintetizzando ... il gioco è decisamente difficile ma, con le diverse "agevolazioni", si finisce abbastanza in fretta!

Concludendo, mi sento di affermare che Another World è sicuramente un ottimo gioco, ricco di atmosfera e di pathos. Visivamente è ancora molto gradevole (esiste comunque un'edizione, commemorativa per 15mo anniversario, completamente in HD), e sa regalare, se preso con un po' di pazienza, del sano divertimento. Ai palati troppo fini (ai più giovani), potrebbe non piacere per via del try-and-die spinto e per il livello di difficoltà non proprio alla portata di tutti. Ma, se vi piacciono le sfide impegnative ...

La versione Amiga

Prima di lasciarvi al filmato, spendo volentieri due parole sulla versione per il 16-bit di casa Commodore.

Eric Chahi (già noto per il suo Future Wars, di cui qui a fianco trovate un'immagine recente ... diamo una faccia a questi eroi!!!), sviluppa Another World sul suo fido Amiga 500 equipaggiato con 1MB di RAM, hard-disk da 20MB e Genlock per l'acquisizione video. I software utilizzati per la realizzazione il Deluxe Paint per la grafica bitmap, il Devpak Assembler per la programmazione dell'engine e GFA-Basic per definire lo scripting di alto livello. Ai tempi, vista l'abbondanza di piattaforme da supportare, questo approccio, basato su di un linguaggio di scripting di alto livello, indipendente dalla piattaforma, che si poggiava su di un strato nativo per il sistema in oggetto, era sicuramente il più redditizio ... ne sono un esempio lo SCUMM della LucasFilm o l'AGI della Sierra On-Line.

Ebbene, nonostante i "pochi" mezzi a disposizione, Eric riuscì a mettere insieme un programma che, almeno dal punto di vista tecnico, era assolutamente eccezionale.

La prima versione a venire alla luce è ovviamente quella per il sistema nativo, a cui seguono a ruota le versioni per Atari ST e PC/MS-DOS. L'Amiga, come spesso accadeva, da il meglio di se dal punto di vista del sonoro che risulta di primissima qualità. La grafica è anch'essa ottima, anche se nei frangenti troppo concitati si nota qualche rallentamento. Di questa prima incarnazione, fece storcere un po' il naso l'eccessiva brevità tanto che, nelle versioni successive (tra cui quella PC), furono introdotte diverse scene aggiuntive.

In ogni caso, comunque la si pensi, Another World è un'altra delle perle che l'Amiga seppe donare al mondo dei videogame.

3 commenti:

  1. Grande Another World, giocato per la prima volta proprio su Amiga (un titolo che per me ne valeva il costo), al punto da avere in quel momento l'istinto di acquistare il 16bit Commodore, affievolito poi dal sapere che vi era la versione PC con dei contenuti aggiuntivi. A tal riguardo pero' all'epoca giravano voci di floppy aggiuntivi anche per la versione Amiga realizzati succesivamente. Tex, mi dai conferma di questo?

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  2. Ciao Fra ... bentornato!!! Riguardo ai contenuti aggiuntivi per la versione Amiga sinceramente non so cosa dirti ... mi sembra strano pero' nel mondo dei videogame tutto è possibile :o)

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  3. Ciao chiedo venia per la richiesta per cominciare. Ho da poco ritrovato questo meraviglioso gioco ma non riesco a farlo partire. Lancio il file "ANOTHER" e mi chiede di inserire un codice formato da una serie di immagini ma non lo conosco ed in rete non trovo nulla. Potresti aiutarmi?

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