venerdì 13 gennaio 2012

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Il ciclo di Dune di Frank Herbert ha ispirato nel corso degli anni opere di svariata natura: film, miniserie, MUD, giochi da tavolo, di carte e di ruolo. All'inizio del 1992 arriva il primo videogame, una sapiente miscela di avventura e strategia realizzato dai programmatori francesi della Cryo e pubblicato dalla Virgin Games. Il titolo d'oltralpe univa, ad una sezione avventurosa decisamente lineare, una componente strategica che permetteva, tramite una comoda vista dall'alto, di gestire le proprie truppe nell'assalto alle forze Harkonnen. Nel Dicembre del 1992, a meno di un anno di distanza, è la Westwood, sempre in collaborazione con la Virgin, a riportarci sulla superficie sabbiosa di Arrakis a battagliare per il controllo della preziosa spezia. Il titolo della casa d'oltre oceano prende la sezione tattica del titolo francese perfezionandola ed arricchendola  fino a realizzare quello che da molti è considerato il primo RTS (Real Time Strategy) della storia. Ad onor del vero ci furono tentativi precedenti di innovare l'ormai stantio universo degli strategici a turni (The Ancient Art of War per PC, Herzog Zwei per Megadrive e lo stesso Dune della Cryo) ma il titolo Westwood fu quello che ne definì i canoni che ancora oggi sono alla base di questo amatissimo genere videoludico (ad essere sinceri oggi un po' in declino ma sulla cresta dell'onda per un decennio abbondante).

Dopo anni di lotte fratricide, Frederick IV è finalmente salito al trono. Le lunghe battaglie hanno però prosciugato le casse dell'impero costringendo il sovrano a mettere mano al suo tesoro più grande: il pianeta Arrakis, anche noto come Dune, unico luogo dell'universo in cui cresce il melange. Per accelerare l'estrazione delle spezia, l'imperatore decide di concedere il controllo politico di Arrakis alla casata che saprà consegnargli la maggior quantità di preziosa essenza ... una gara senza regole e con un solo vincitore!!
E' l'inizio di una guerra senza precedenti che vedrà coinvolte le tre stirpi che si contendono il controllo di Dune: i nobili e leali Atreides, i perfidi e crudeli Harkonnen e i subdoli e infidi Ordos. Una trama non certo da Oscar che però assume tutto un altro pathos nella fantastica introduzione animata che apre il gioco ... ottima grafica, musica stellare (MT-32 docet) e parlato digitalizzato di qualità cristallina ... con buona probabilità una delle migliori sequenze iniziali realizzate su PC, e non solo, fino a quel momento!!

 
Frederick IV da inizio alla tenzone - La schermata di selezione della casata

Una volta raccattata la mascella dal pavimento, su cui era franata a causa dello stupore e delle meraviglia, il gioco entra subito nel vivo con la selezione della casata con cui affrontare la conquista di Arrakis. Le caratteristiche delle differenti fazioni influiscono attivamente sull'andamento della partita: i malvagi Harkonnen, votati al combattimento, saranno in grado di sviluppare armi devastanti, gli infidi Ordos potranno far affidamento sulle truppe di sabotatori in grado di abbattere con facilità gli edifici nemici, i nobili Atreides potranno contare sull'aiuto degli indigeni Fremen e le loro truppe saranno raramente attaccate dai vermi della sabbia.
Prima di passare oltre vorrei spendere due parole sulla casata degli Ordos che fu fonte di polemiche da parte degli estimatori dell'opera letteraria. La casa degli Ordos non viene mai nominata nei romanzi ma viene descritta nella "The Dune Encyclopedia", opera didascalica autorizzata dallo stesso Herbert. Inserirla nel gioco fu quindi una forzatura da parte degli sceneggiatori ma anche un ottimo espediente per rendere il gioco più vario e diverte. Non si tratta quindi di un'invenzione di sana pianta ma di un peccato, che oserei definire veniale, per rendere ancora migliore titolo ... in fondo si tratta di un adattamento e in quanto tale pretendere completa fedeltà all'opera originale mi pare un polemica alquanto esagerato (mi ricordo le discussioni all'uscita del primo film della trilogia de "Il signore degli anelli" ... delirio ... ad ascoltare gli irriducibili sarebbero state necessarie 20 ore di proiezione per ogni capitolo ... sbonk!!!)

Selezionata la casata faremo il primo incontro con il mentat, il consigliere che ci accompagnerà lungo tutto il gioco illustrando gli obiettivi delle missioni e dispensando, di tanto in tanto, preziosi suggerimenti per avanzare al meglio. Il mentat ci consentirà anche di accedere alla mappa tramite cui, in puro stile Risiko, selezionare il prossimo territorio oggetto delle nostre attenzioni. Nove sono i turni, le missioni, necessarie a conquistare l'intero pianeta a cui va aggiunta una sfida finale in cui sconfiggere definitivamente le fazioni avversarie, arroccatesi nell'estremo tentativo di difesa.

 
Il mentat degli Harkonnen è un vedo figaccione!! - La mappa dei territori di Dune in tutto il suo 
splendore

Sbrigati i "preliminari" inizia il gioco vero e proprio che ci vedrà catapultati sulla superficie del brullo pianeta ... intorno alla casa base poche unità preposte alla sua difesa! La visuale a volo d'uccello ci permette di tenere sott'occhio le nostre milizie ma anche di familiarizzare con quella che sarà una della caratteristiche degli RTS fino ai giorni nostri: the fog of war. Una nebbia fitta ed impenetrabile che rende invisibile tutto ciò che sta al di la di pochi metri dalle nostre unità. Un espediente che contribuisce non poco alla spettacolarità del gioco in quando incute qual "sano" senso di angoscia nell'avanzare verso l'ignoto ... grande!!
Lo svolgimento di ogni singola missione si snoda lungo binari ben delineati: si iniziano a costruire le strutture (raffinerie, silos e centrali elettriche) necessarie alla raccolta della spezia  che, una volta convertita in crediti, permetterà edificare caserme, fabbriche di mezzi d'offesa e altre amenità simili con cui dar battaglia all'insediamento nemico. Con il proseguire delle missioni saranno disponibili nuove unità d'attacco, strutture di difesa e d'ausilio alle truppe (come ad esempio le torrette radar con cui ampliare il campo visivo). Data la superficie malferma del pianeta, in fondo si tratta di un enorme deserto, tutti gli edifici dovranno essere "adagiati" su pianali stabilizzanti ... sinceramente non ne ho mai capito l'utilità ludica/strategica di questa "pavimentazione" preventiva ... forse uno stratagemma per impedire abusi edilizi :o)

 
Nella prima missione sarà sufficiente recuperare 1000 crediti per passare alla successiva ma con il proseguire del gioco la parola dovrà passare ai cannoni!!

Il gioco in soldoni è tutto qui ... può sembrare poco e solo giocando si riesce a cogliere in pieno la profondità e la complessità del titolo. Nelle prime missioni sarà sufficiente creare un folto esercito per poi lanciarsi all'attacco della base nemica ma, con l'avanzare del gioco gli avversari verranno sempre più spesso a bussare, a suon di cannonate, alle vostre porte e la tecnica dell'andare allo sbaraglio si dimostrerà inadeguata. Costruire le unità più adatte alle caratteristiche nemiche, abbattere un edificio prima di un altro, porre a difesa della nostra roccaforte apposite  strutture (lanciarazzi, torrette laser, ecc) sono meccaniche con cui confrontarsi per essere eletti signori incontrastati di Arrakis!!!

 
Edilizia selvaggia sulla superficie di Dune (notate sulla sinistra il missile, simpaticamente chiamato Death Hand, pronto al lancio)

Visivamente il titolo è una vera e proprio gioia per gli occhi ... le promesse dell'introduzione non vengono disattese grazie ad una grafica colorata e ricca di dettagli, nonostante le piccole dimensioni con cui gli "oggetti" vengono rappresentati. E' ammirevole come, con pochi pixel a disposizione (un soldato ne conterà si e no dieci), i grafici Westwood siano riusciti a rendere perfettamente riconoscibili le diverse unità. Da applausi il sonoro grazie alle musiche stupendamente riprodotte dalla Roland MT-32 (il risultato è comunque degno di nota anche utilizzando altre schede) e all'audio digitalizzato di rara pulizia ... è fantastico sentire i nostri soldati rispondere ai nostri ordini con "Acknowledge!" o "Yes, Sir!" ... stupendo!!! Eccellente anche il sistema di controllo affidato interamente al mouse ... si seleziona l'unità, l'operazione da eseguire (tra quelle disponibili nel menu sulla destra), la posizione di arrivo ed il gioco è fatto.
A rigiocarlo oggi è proprio il sistema di controllo a dimostrare i limiti maggiori ... si può muovere una sola unità alla volta, con il tasto destro non si impartisce l'ordine di movimento, ecc ... tutti vizi che i giochi più moderni ci hanno dato e a cui è difficile rinunciare!!!
La longevità potrebbe apparire a prima vista limitata viste le sole dieci missioni disponibili. Anche da questo punto di vista però non c'è da preoccuparsi: le missioni sono lunghe e complesse tanto da tenerci impegnati per un bel po' di tempo ... non va inoltre trascurato l'alto tasso di rigiocabilità garantito dalla diverse caratteristiche delle tre casate.

Trattandosi di un gioco di strategia è necessario spendere due parole sull'intelligenza artificiale che guida i nostri avversari computerizzati. Se nelle prime missioni i nemici si comportano a mo' di kamikaze avanzando in gruppi sparuti vero i nostri cannoni (in perfetto stile Lemmings), con il passare delle missioni questi diventeranno ma mano più organizzati e metteranno in opera pattern di attacco più complessi ed articolati ... insomma ci sarà da sudare. A dimostrarsi un po' deficitaria è invece l'intelligenza con cui le nostre truppe obbediscono agli ordini ... nelle situazioni più complicate le diverse unità potrebbero intralciarsi a vicenda nell'avanzare oppure, dopo aver abbattuto un avversario, restare li imbambolati a farsi prendere a cannonate :o)  Si tratta in comunque di difetti di gioventù che nulla tolgono al valore del gioco che è, oggi come allora, un assoluto capolavoro ... finalmente per battagliare utilizzando un po' di materia grigia non era più necessario passare interminabili serate davanti a mappe esagonali (e i rumori della battaglia risuonavano forti nello stereo).

Bene, prima di lasciarvi immancabile video in cui supero in scioltezza le prime due missioni, vi segnalo l'ottima versione Amiga che nonostante un leggero calo grafico fece letteralmente godere gli utenti del 16-bit di casa Commodore ... è probabile che alcuni di loro siano anche impazziti per il disk-swapping, ma questa è un'altra storia!!!

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