mercoledì 26 maggio 2010

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Digger è stato un'altro di quei giochi che mi ha fatto letteralmente impazziere.



Rilasciato nel 1983, ispirato al classico immortale Mr. Do, il gioco vi pone ai comandi di un scavatrice (digger, in inglese) il cui compito è quello di scavare tunnel terreno circostante, al fine di raggiungere le preziose gemme sparse per lo schermo.

A mettervi i bastoni tra le ruote ci pensaranno i nobbin, simpatici mostriciattoli da cui dovremmo tenerci alla larga onde evitare la perdita di una vita. A volte, con frequenza maggiore nei livelli avanzati, i nobbin si trasformano in hobbin; in questa variante i vostri avversari saranno anch'essi in grado di scavare tunnel rendenvi il compito ancora più arduo.

Le armi a vostra disposizione per eliminare i nemici sono la classica palla di fuoco (optional su ogni scavatrice che si rispetti), ed i sacchi di pepite che potrete far precipitare in testa ai malcapitati.
L'uso della palla di fuoco è vincolato dal suo tempo di ricarica, caratteristica che vi obbligherà ad usare lo strumento offensivo con attenzione.
I sacchi di pepite sono sparsi casualmente sullo schermo, per farli cadere potrete spingerli verso tunnel verticali già presenti o scavando un nuovo tunnel a di sotto di essi. Qualora avvenga da un'altezza sufficiente, la caduta dei sacchi causa il rilascio del loro prezioso contenuto, che potrete recuperare per incrementare il punteggio.

Quando un mostriattolo viene eliminato, un nuovo appare nell'angolo in alto a destro dello schermo fino a raggiungere il numero massimo previsto per il livello. Raggiunto tale limite, una ciliega appare sullo schermo. Raccolta questa ciliegia la scavatrice acquisisce il classico bonus invulnerabilità che, vi permetterà di muovervi liberamente per il livello alla caccia dei nemici superstiti.

Il livello si conclude quanto tutte le gemme sono state raccolte o tutti i nemici eliminati.

Graficamente il gioco, fa bella mostra dei quattro colori messi a disposizione dall CGA. Il commento sonoro è affidato all'amato/odiato cicalino che riproduce il brano synth pop Popcorn nelle fasi di gioco, l'overture del Guglielmo Tell nel bonus mode e la marcia funebre di Chopin alla morte del protagonista (accompagnata da un lapide che riporta l'impietoso RIP). Apprezzabile il tentativo dei programmatori di fornire il gioco di un adeguato commento sonoro, ma dopo 5 minuti inizierete ad odiarlo :o)



Come nota di colore vorrei aggiungere che, girovagando per internet, sono venuto a conoscenza del fatto che su PSN è stato rilasciato un remake HD di Digger. Benchè non sia un amante delle revisioni in chiave moderna dei classici del passato, devo ammettere che questo è senz'altro un bel risultato per un gioco rilasciato unicamente su PC quasi trent'anni fa.

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