martedì 7 settembre 2010

Print
Dopo l'articolo precedente, dedicato al copostipite dell'architettura x86, mi è venuta voglia di fare un passo indietro per  parlarvi di alcuni giochi che hanno caratterizzato il primo periodo della macchina da gioco PC. Spero di farvi cosa gradita ...


Nel 1982 esce nella sale giochi di tutto il mondo Dig Dug, ennesimo successo della giapponese Namco. Il gioco è ambientato nel sottosuolo di un giardino infestato dai temibili Pooka (pomodori mutanti dai grandi occhi gialli) e Fygar (dragetti verdi dall'alito fiammeggiante). Spetterà a voi, nei panni di un buffo trivellatore (no!!!! Rocco non c'entra!!!), disinfestare il giardino per permettere ai fiori in superficie di prosperare rigogliosi (spunterà un nuovo fiore per ogni livello completato). Visivamente il gioco presenta, per ogni livello, uno spaccato verticale del suolo con alcune cavità in cui i malvagi mostri sono imprigionati. La prima fase di gioco consiste quindi nell'avvicinarsi ai mostri e liberarli dalla loro prigione. Ma Pooka e Frygar non sono dei codardi! Appena trovano la strada libera, iniziano ad inseguirvi nel tentativo di privarvi di una delle vostre preziose vite. A questo punto, per sopraffarli avete due possibilità: avvicinarvi e utilizzare la pompa in dotazione per gonfiare i nemici fino a farli esplodere (ma cosa si fumano in Giappone!!!) oppure farvi inseguire, scavando tunnel in verticale fino a raggiungere uno dei massi sparsi nel livello che, liberi a questo punto di seguire la forza di gravità, precipitano sul malcapitato facendone un hamburger. Un gameplay apparentemente semplice che nasconde però una buona dose di strategia che vi costringerà a pianificare ogni livello prima di lanciarvi a spron battuto nell'azione. All’inizio i nemici non sono immediatamente in grado di nuocere, ma non dovrete comunque tergiversare troppo poiché, dopo un po’ di tempo, i mostri diventeranno incorporei (liberi, tra l’altro, di attraversare il terreno) e verranno a darvi la caccia.


Schermata in-game del coin-op

Nel 1983 il gioco viene convertito per PC con buoni risultati. Nei limiti dei quattro colori delle schede CGA, la grafica rispecchia degnamente l'originale; il sonoro è invece, come al solito, il punto dolente ma la giocabilità è la stessa che ci ha fatto apprezzare il coin-op. Insomma… un buon gioco che non mancherà di regalarci un po' di sano divertimento!!

 
Due immagini di gioco in cui si possono ammirare le due palette della CGA

Vi lascio con un breve video in cui ammirare le mie performace ... il suicidio finale è voluto, avrei potuto continuare per ore :o) ... buon visione :o)

Nessun commento:

Posta un commento