venerdì 19 agosto 2011

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Avere una "certa" età mi ha permesso di assistere in prima persona (al costo di qualche manciata di monete da 100 lire) all'avvento del primo gioco con grafica isometrica. Era il 1982 e la Sega Enterprises con il suo Zaxxon invadeva le sale giochi di tutto il mondo con uno splendido sparatutto che, ribaltando i canoni del tempo, proponeva un'innovativa veste grafica in grado di conferire la profondità della terza dimensione. La tecnica utilizzata è quella della assonometria isometrica che, per farla semplice, proietta sul piano, rispetto ad un osservatore esterno, i punti di un figura tridimensionale utilizzando gli assi di proiezione che partono dal solido arrivando all'osservatore incrociando il piano (pensateci bene, l'avete sicuramente studiato nelle lezioni di tecnica alle scuole medie). Il nome stesso del gioco gioca sull'assonanza con il termine inglese per assonometria: AXONometric.
Il risultato penso sia a chiaro più o meno a tutti i retrogamer visto che la tecnica fu ampiamente utilizzata negli anni a seguire ... in ogni caso poco più basso potrete trovare alcuni screenshot esplicativi :o)
Per aumentare il senso di profondità, i geniali giapponesi, pensarono bene di inserire l'ombra dell'astronave proiettata sul piano (la prima volta di tale effetto nel mondo dei videogiochi) ed un interessante effetto di scaling degli sprite nelle sezioni ambientate nello spazio aperto ... insomma l'aggettivo storico è senza dubbio il più adatto da accompagnare al titolo Sega.
Poteva tutto sto popo di "roba" essere portato su di un PC dei primi anni '80? Andiamo a vedere ...


 
Lo storico cabinato ed un immagine del gioco originale

Come nella maggior parte dei giochi da sala, la trama è praticamente inesistente: Zaxxon, il cattivone di turno, che  sembra non essere mai pago delle sue scorribande intergalattiche vive sereno all'interno della sua inespugnabile fortezza, protetta da quanto di meglio possa offrire il mercato bellico. Spetta ovviamente a voi, a bordo di un avveniristico caccia interstellare, dimostrare che la fortezza è tutt'altro che inespugnabile e porre fine alla tirannide del malvagio signore. La solita solfa :o)
Scopo del gioco è quindi quello di attraversare la fortezza fino ad arrivare allo scontro finale con il cattivone che andrà "sistemato" per poter accedere al livello successivo. Ovviamente attraversare la fortezza sarà tutt'altro che semplice vista la presenza di innumerevoli postazioni di fuoco (cannoni, missili terra-aria, caccia nemici, missili a ricerca di calore) e un insieme di ostacoli (muri, barriere laser, postazioni radar, cisterne, ecc) che dovranno essere evitati visto che ogni impatto è letale. Zaxonn punta ovviamente molto sulla sua "tridimensionalità" per arricchire il gameplay. Volando in alto si evitano gli ostacoli a terra ma si è facile preda dei missili a ricerca e non si può recuperare il carburante (che diminuisce man mano e può essere rimpinguato distruggento i serbatoi ... gulp!!), volando bassi i missili non ci colpiscono ma dovremo far attenzione alle postazioni ri fuoco a terra ed a evitare/distruggere gli ostacoli. Insomma Zaxxon innova e lo fa alla grande!!!
Per spezzare un po' il ritmo, all'interno dello stesso livello, la fortezza è divisa in più tronconi inframmezzati da sezioni di spazio aperto. In quest fasi si ha l'impressione di trovarsi davanti ad un sparatutto tradizionale con orde di nemici che ci piombano addosso. A complicare le cose, o a renderle più divertenti, abbiamo ancora una volta la profondità visto che per colpire (o essere colpiti) da un'astronave nemica dovremo trovarci alla sua stessa altezza (resa visivamente con lo scalamento dello sprite).
Giunti al limite della fortezza spaziale troveremo il buon Zaxxon ad aspettarci sul suo robot con tanto lanciamissili ... vinta la battaglia il livello successivo con nuovi ostacoli, nemici pià cattivi e così via!


 
Il gioco inizia con l'ingresso nella fortezza nemica - Attenzione alle barrire laser, non è sempre facile capire a che altezza attraversarle


Bene ... guardando gli screenshot che vi ho appena proposto, a parte la solita grafica psico-CGA, appare evidente come gli scenari siano stati spogliati di tutto ciò che era "abbellimento". Sono rimasti solo gli elementi attivi cioè quelli con cui battagliare ... il superfluo è stato bellamente eliminato. Dopotutto per garantire uno scrolling decente (decente non fluido!!!) qualcosa andava sacrificato ed inoltre, con soli quattro colori a dispozione, si rischiava di rendere il tutto un confusionario pastrocchio magenta ... meglio non esagerare!!! Il sonoro è la solita cozzaglia di beep-beep e quindi passo immediatamente oltre.
Nonostante le evidenti semplificazioni grafiche, a cui va aggiunta un leggere restringimento del piano di gioco, gli elementi caratteristici del gameplay ci sono tutti tanto da rendere il gioco meritevole di qualche partitina (ammetto di essermi divertito nel realizzare il filmanto che, come al solito, chiude la recensione). A far letteralmente cadere le braccia peò è il sistema di controllo che prevede l'utilizzo dello spazio per sparare e delle quattro direzioni: su/giù per abbassare/alzare l'astronave (occhio che è come utilizzare la cloche tirando in basso il caccia si alza) e destra e sinistra per ... beh ... andare a destra o a sinistra :o)
Fa innervosire il fatto che, utilizzando la tastiere, il gioco non sia in grado di gestire la pressione di due tasti in contemporanea rendendo di fatto impossibile muoversi mentre si spara ... è veramente frustrante!!! Le cose vanno meglio con il joystick ma al tempo dell'uscita del gioco era merce rara su PC.

 
Combattendo nello spazio aperto - Zaxxon ci ha appena donato uno dei suoi missili ... nella versione PC il robot da combattimento è stato sostituito con una base spaziale

Concludendo vien da se che la risposta alla domanda del preambolo è ovviamente no!! Riproporre lo sfarzo grafico del gioco da sala era impresa improba anche per i piccoli giapponesi che si incaricarono in prima persona di eseguire la conversione ... ciò nonostante il risultato è più che dignitoso tenuto conto degli evidenti limiti dei PC di quei tempi.

Visto il suo enorme successo, Zaxxon viene convertito praticamente per ogni sistema da gioco disponibile in quei tempi. Le versioni migliori risultano essere quelle per Commodore 64 e per ColecoVision (e pure quella MSX non è malaccio) ... io son masochista e quindi vi propongo questo filmato in cui suono Zaxxon come una zampogna :o)


PS
Il gioco funziona perfettamente con il DosBox ma, come per tutti gli altri titoli della prima generazione, dovrete avere l'accortezza di portare circa 300 il numero di cicli al secondo, pena veder schizzare la vostra astronave a velocità supersonica contro il muro che da l'accesso alla fortezza!!!

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