EGA
Nel 1984, IBM rilascia le specifiche dello standard EGA (Enhanced Graphics Adapter) che segna la fine della grafica a quattro colori che per anni ha consumato le diottrie degli utenti PC.
Il nuovo standard consente la visualizzazione simultanea di 16 colori selezionabili da una palette di 64, ed una risoluzione massima di 640x350 pixel. La scheda mantiene la compatibilità con la CGA, ed estende le sue modalità grafiche 320x200 e 640x200 permettendo l'utilizzo a tali risoluzione di una tavolozza di 16 colori. In questa ultime due modalità è possibile utilizzare la sola palette di default (in pratica i 16 differenti colori della palette CGA).
La EGA utilizza una rappresentazione planare dell'immagine su 2 piani di bit. Questa tecnica affiancata all'utilizzo di logica ad-hoc per la lettura e la scrittura dei dati, consentì di incrementare sensibilmente l'esecuzione delle operazioni grafiche e può essere considerata la prima forma di accellerazione nella storia delle schede grafiche PC.
La palette
Come detto in precedenza, la EGA è in grado di visualizzare contemporaneamente 16 colori. Ognuno di questi colori può essere ridefinito utilizzando uno dei 64 colori che compongono la tavolozza completa.
Un'estensione di 64 colori necessita di 6 bit (2^6=64) per essere descritta. Per ogni componente cromatica sono quindi disponibili 2 bit che permettono ad ogni canale di assumere 4 diverse varianti del colore base (che "mescolandosi" con le altre danno origine ai 64 colori disponibili).
I colori sono rappresentati con la codifica rgbRGB, in cui le lettere minuscole minuscole sono i bit meno significativi delle tre componenti cromatiche e le lettere maiuscole i bit più significativi.
Ad esempio il colore magenta, i bit più significativi delle componenti rossa e blu sono a 1, mentre tutti gli altri valori sono a 0. La rappresentazione del colore magenta è quindi data dalla seguente configurazione di bit: 000101.
Questa codifica un po' astrusa deriva dall'adozione rappresentazione planare dell'immagine.
La tabella seguente riporta la palette di default delle modalità grafiche EGA, formata dall'intera palette della CGA. Sulla destra i 64 colori della palette completa.
Palette default EGA | ||
---|---|---|
Colore | rgbRGB | Decimale |
0 – nero (#000000) | 000000 | 0 |
1 – blue (#0000AA) | 000001 | 1 |
2 – verde (#00AA00) | 000010 | 2 |
3 – ciano (#00AAAA) | 000011 | 3 |
4 – rosso (#AA0000) | 000100 | 4 |
5 – magenta (#AA00AA) | 000101 | 5 |
6 – marrone (#AA5500) | 010100 | 20 |
7 – grigio chiaro (#AAAAAA) | 000111 | 7 |
8 – grigio scuro (#555555) | 111000 | 56 |
9 – blu chiaro (#5555FF) | 111001 | 57 |
10 – verde chiaro (#55FF55) | 111010 | 58 |
11 – ciano chiaro (#55FFFF) | 111011 | 59 |
12 – rosso chiaro (#FF5555) | 111100 | 60 |
13 – magenta chiaro (#FF55FF) | 111101 | 61 |
14 – giallo chiaro (#FFFF55) | 111110 | 62 |
15 – bianco (#FFFFFF) | 111111 | 63 |
E' vero 16 colori non sono poi così tanti ma in mani sapienti i risultati sono decisamente apprezzabili, come si può notare delle immagini seguenti.
AdLib
Nel 1987 Martin Prevel professore e vice preside della facoltà di musica dell'università canadese di Laval fonda la Ad Lib Inc. L'anno successivo viene rilasciata la AdLib Music Synthesizer Card, o più semplicemente AdLib, la prima scheda musicale mass-market per PC. E' l'inizio di una nuova epoca che vede la fine del PC Speaker, con buona pace di tutti gli utenti frustrati delle limitate capacità sonore del proprio sistema. Il primo gioco a supportare la nuova periferiche fu King Quest IV - The persil of Rosella, rilasciato dalla Sierra On-Line nel 1988. Ancora una volta la software house californiana si dimostra baluardo nello sfruttare le nuove tecnologie.
La AdLib si basa sul chip Yahama YM3812, attorno a cui viene montata la circuiteria necessaria ad interfacciarsi con il bus ISA, a qui tempi standard per l'espansione dei sistemi PC.
Il chip YM3812, anche noto come OPL2 (FM OPerator type-L), permette di gestire 9 canali ognuno dei quali pilotati da 2 oscillatori. Ogni oscillatore può generare un'onda sinusoidale pura e tre sue varianti: con parte negativa invertita, con parte negativa soppressa e a pseudo dente di sega (solo la parte cresente della semionda positiva). Come nel più classico dei sintetizzatori, la prima onda (la fondamentale) viene modulata, in fase ed ampiezza mediante la seconda (la modulante). Il segnale modulato modifica la propria fase in funzione del segnale modulante, perdendo così la caratteristica di segnale puro e arricchendosi di nuove armoniche; il risultato è estremamente variabile in funzione del rapporto aritmetico fra le frequenze e l'ampiezza del segnale modulante: maggiore è l'ampiezza del segnale modulante, maggiore sarà la distribuzione di armoniche nel segnale fondamentale. Volendo fare un esempio reale è come quando la corda della chitarra viene pizzicata. La fondamentale della corda è l'oscillatore modulato, mentre l'andamento nel tempo della componente del pizzico rappresenta l'oscillatore modulante. Il suono risultante sarà pertanto diversamente colorato in funzione dell'intensità e della modalità (dita o plettro) del pizzico.
Insomma l'AdLib fa più o meno il lavoro del buon vecchio SID, fornendo, dal punto di vista puramente musicale, risultati più che aprezzabili. Non è previsto il supporto dall'udio digitale (PCM) quindi per ora scordiamoci gli scoppiettanti effetti sonori dell'Amiga.
Vi invito ad "ascoltare" il seguente video per apprezzare ciò che l'AdLib era in grado di fare. Paura, per chi è cresciuto a pane e beep beep :o)
Conclusioni
Spero che questo secondo appuntamento con la rubrica del retrohardware sia stata di vostro gradimento. Oggi abbiamo ripercorso la prima tappa dell'evoluzione del PC che piano piano inizia a colmare le distanze che lo separano degli altri homecomputer. Nonostante le indubbie qualità delle due periferiche che abbiamo analizzato esse ebbero vita relativamente breve. La EGA fu presto sostituita da IBM con la VGA, più adatta a soddisfare gli utenti (giocatori e professionisti) sempre più esigenti. La AdLib fu invece spazzata via dall'arrivo sul mercato dello tsunami Sound Blaster. Di tutto questo e molto altro parleremo nelle prossime puntate ... stay tuned :o)
Esistono due simpatici giochi che rendono giustizia alle effettive performance di queste due storiche schede. Graficamente parlando, potete dare uno sguardo a Major Stryker: si tratta di uno shoot'em up caratterizzato da molti sprites sullo schermo e persino dalla perallasse, mentre per quanto riguarda l'AdLib, il miglior esempio è probabilmente Lollypop. :-)
RispondiEliminaGrazie per il suggerimento Robert! Major Stryker lo conosco ... mitica Apogee ... nei mitici anni 90 c'ha dimostrato che il PC potevano avere shoot'em up e platform di spessore ... come Major Stryker che ci tu ma anche con Bio Menace, Commander Keen e il mitico Duke Nukem (il platform). Lollypop non lo conoscevo ... ho letto la recensione sul tuo blog .. veramente notevole sia come grafica che come audio. Good game!!!
RispondiElimina