Intro screen
King of the beach, rilasciato nel 1988 da Eletronics Arts, vi permette di rivivere le gesta di Sinjin Smith e Randy Stoklos, reali campioni americani di fine anni '70, nella loro rincorsa alla coppa del mondo.
Il dinamico due
Il gioco supporta sia la modalità sigolo giocatore (in cui potrete selezionare quale atleta impersonare) sia quella a due giocatore. In quest'ultimo caso potrete optare per la modalità cooperativa (giocherete entrambi nella stessa squadra) e quella competitiva (uno per squadra assistiti da un compagno controllato dalla CPU).
Il gioco prevede tre diverse modalità (selezionabili dal menù principale del gioco):
Il menu principale
- practice: per allenarsi nelle diverse tecniche: ricezione (bump), alzata (set) e schiacciata (spike)
- match: per giocare una partita veloce
- tournament: modalità principale che, scontrandosi con avversari sempre più forti, vi porterà alla conquista della coppa del mondo. Le spiagge su cui sarete chiamati a giocare sono: San Diego, Chicago, Waikiki, Rio de Janeiro ed Australia.
Il sistema di controllo prevede l'uso, oltre che delle classiche frecce direzionali per muovere il giocatore, di tre tasti azioni, uno per ognuna delle divese azioni (ricevere, alzare e schiacciare). In base al contesto in cui vi troverete la pressione dei tre tasti darà luogo ad azioni diverse:
- al servizio: battuta "dal basso", "dall'alto" o "in salto"
- in difesa: bagher, palleggio o muro
- in attacco: alzata, schiacciata, o pallonetto
Dal punto di vista grafico siamo decisamente su eccellenti livelli, con un ottimo utilizzo dei 16 colori messi a disposizione dalla EGA. Gli sprite dei giocatori sono forse un pò piccoli, ma non si può avere tutto.
Il sonoro si limita ai soliti gracidii volti a sottolineare gli impatti della palla e la soddisfazione del pubblico.
Avendo giocato e rigiocato questo titolo, garantisco per bontà del gameplay e del livello di sfida (nei livelli avanzati gli avversari sono tutt'altro che degli sprovveduti).
Concludo con la solita carrellata di immagini in-game.
Battuta al salto (Mila docet)
Un grande primo tempo
L'immancabile schermata CGA
Quanti set giocati con Randy e Sinjin !!! Immensa gioia quando ho completato tutti i tornei
RispondiEliminaCaro Livio ... c'hai proprio ragione!!!! Bei tempi quelli ...
RispondiElimina...ti sei dimenticato una delle cose più belle....la possibilità di andare a protestare dall'arbitro saltellando e scalciando la sabbia sotto la sua seggiolina con un sottofondo di musica "bipposa" incavolata...e 90 su 100 l'arbitro scuoteva la testa toglindoti un altro punto.....quanto c'ho finito la tastiera su questo gioco......... :')
RispondiEliminaHai ragione ... me ne ero proprio scordato ... mitico!!!! Grazie per l'appunto :o)
RispondiEliminaTex
non è stato l'unico gioco di beach volley, nel 91 è uscito l'italianissimo "Over The Net" :)
RispondiEliminaDici bene Flyers, e probabilmente ce ne sono molti altri che magari ora ci sfuggano (me ne ricordo uno molto bello per SNES con inquadratura laterale ... anche se forse era un gioco di pallavolo "classica"),
RispondiEliminaGrazie per il contributo ... sei il mio lettore e commentatore preferito!!!
Tex
ovviamente mi riferivo a giochi di beach volley per pc :)
RispondiEliminaMa lo conoscevate il trucchetto della super-battuta? Due volte velocemente il tasto "battuta dall'alto", spostarsi un po' vicino alla riga, e poi saltare...nelle primissime gare faceva cappottare l'avversario!
RispondiEliminaDa lacrimuccia questo gioco.Che ricordi!
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