mercoledì 20 ottobre 2010

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Tra i giochi di guida, gli street racing, corse ambientate su percorsi urbani più o meno trafficati, sono senz'altro tra i più divertenti per via dell'ambientazione in un certo senso famigliare: basti pensare al tragitto quotidiano per recarsi al lavoro nel traffico cittadino ... una battaglia!!! Rispetto alla realtà, in cui normalmente ci si muove a bordo di utilitarie, questo tipo di giochi ci pongono alla guida di veri e propri mostri a quattro ruote, assolutamente inadatti a muoversi in questo tipo di contesti, ma proprio per questo tremendamente divertenti da guidare.
Facendo uno strappo ai temi trattati da questo blog, penso che il miglior gioco di questa categoria sia Burnout (e relativi seguiti) in cui, alla guida di missili a quattro ruote si sfreccia nel traffico cittadino con mille insidie da evitare e con l'aggiunta di dover nel contempo schiantare le auto degli avversari (takedown!!!).
Chiusa questa parentesi, torno a parlavi del titolo oggetto di questa retro-review: Test Drive rilasciato da Accolade nel 1987 per PC, Amiga, Atari ST, C64 e Apple II ... andiamo a iniziare ...


Pur con il rischio di essere smentito, e vi lascio lo spazio nei commenti per eventuali precisazioni, mi sento di affermare che Test Drive fu il primo racing game a calcare la scena videoludica. Gli elementi tipici del genere ci sono proprio tutti: bolidi da sogno, percorsi tortuosi, traffico e agenti di polizia pronti a lanciarsi in adrenalinici inseguimenti. Il compito che il gioco vi affida è molto semplice: portare il vostro veicolo al traguardo (nel caso specifico una stazione di servizio) entro un determinato limite di tempo, superato il quale verrete invitati a mettervi alla guida di un'utilitaria :o) Se riuscirete a concludere nel tempo consentito, oltre ad avere accesso al percorso successivo, vi verrà assegnato un punteggio, proporzionale all'entità della vostra prestazione, che al termine delle gara stabilirà la vostra posizione nella tabelle dei record. A mettervi il bastone tra le ruote, il traffico e le pattuglie della polizia che, con posti di blocco ed inseguimenti faranno di tutto per appiopparvi l'odiatissima multa. L'appropinguarsi di una pattuglia è segnalato dal simpatico radar di bordo ... spetterà a voi scegliere se rallentare e rispettare il limite (conigli) o accelerare a tutto e seminare gli sbirri. Terminati i cinque percorsi che compongono il gioco sarete gratificati di una trionfale schermata e quindi, dopo un rapido passaggio per la hall of fame, si ritorna direttamente al menu iniziale.

A proposito di bolidi da sogno, il parco macchine benché non molto vasto è rappresentativo delle migliori dreamcar del periodo:
  • Lamborghini Countach
  • Lotus Turbo Esprit
  • Porsce 911 Turbo
  • Ferrari Testarossa
  • Chevrolet Corvette
Veramente niente male, considerando la reale sensazione di guidare macchine con caratteristiche differenti e la buona riproduzione della strumentazione e dell'abitacolo.

Fa la sua bella figura l'engine grafico che, pur nei solo 16 colori EGA, riesce a rendere discretamente i percorsi delle nostre scorribande, grazie all'utilizzo congiunto di poligoni (strada, montagna) e sprite (i veicoli degli ignari automobilisti e gli elementi di contorno quali cespugli, paletti delimitatori delle strada, ecc). Impietoso il giudizio sul sonoro, ma purtroppo lo speaker interno di meglio non può proprio fare :(

 
Pronti al sorpasso - Questa volta è andata male :(

 
Il commentatore al termini di ogni sezione non si esimerà dall'esimere commenti più o meno lusinghieri - La schermata finale

Bene, dopo aver letto la prima parte della recensione e aver visto le immagini del gioco starete pensando di trovarvi davanti a giocone ... purtroppo non è così! Chiariamoci, non è che Test Drive sia un brutto gioco ma ha alcuni difetti che ne penalizzano la valutazione. Prima di tutto la scarsa sensazione di velocità, che riduce il senso di realismo, e la monotonia dello scenario: si corre sempre con la montagna sulla destra e lo strapiombo sulla sinistra. Se a questo uniamo le sole cinque prove da affrontare per arrivare al termine del gioco il quadro che ne risulta è tutt'altro che allegro. Il difetto maggiore è però da imputare al sistema di controllo che rende il gioco difficile da governare: non è infatti gestita la possibilità di utilizzare due tasti contemporaneamente, risulta quindi impossibile sterzare e accelerare contemporaneamente se non pigiando alternativamente i due tasti preposti (freccia aventi e, ad esempio, freccia a sinistra) ... un vero delirio, contando che solitamente si rallenta prima di entrare in curva e poi si inizia a pigiare sull'accelleratore per uscire alla massima velocità.

Peccato, perché la buona grafica e l'innovatività del gioco avrebbero meritato un sistema di controllo meglio implementato!! Sarà per la prossima ...

Chiudo con il solito video in cui a bordo della Lamborghini Countach sfreccio tra TIR, automobili e strapiombi da paura :o)

2 commenti:

  1. beh... magari non sarà un granchè osservandolo oggi ma all'epoca non era poi così male. Tra l'altro, molte delle sue intuizioni furono poi riprese dal primo The Need For Speed tanto erano valide. :-)

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  2. @retrobert
    Vabbe' forse sono stato un po' ipercritico, ma rigicandolo oggi per la recensione sono restato molto infastidito dall'implementazione del sistema di controllo tramite tastiera.
    Non do giudizi sull'utilizzo del joystick o sulle altre version ma per PC, ti assicuro che è veramente frustrante fare una curva :o)
    Concordo sul riferimento a TNFS, e lo farò prontamente notare nella rece di TD2, in cui sistemata questa svista, il gioco scorre via liscio come l'olio!!!

    Stay tuned ...

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