martedì 14 dicembre 2010

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Chi da un po' segue questo blog avrà notato l'attenzione che cui tratto i giochi della primissima generazione videoludica su PC, quando i colori erano quattro ed il sonoro praticamente inesistente. Faccio questo "sforzo" sia per il piacere che mi da riprendere in mano questi titoli, che mi hanno accompagnato nella mia giovinezza, sia perchè mi pare corretto in qualche modo preservarne la memoria che pian piano si va annebbiando.
Dopo avervi parlato di Alley Cat, Tetris, Rogue e Hart Hat Mak, solo per citarne alcuni, oggi voglio raccontarvi la "parabola" di Sopwith titolo di duelli aerei datato 1984. A prima vista l'uso del termine parabola potrà sembrarvi esagerato ma, se consideriamo che ancora oggi questo gioco, pur senza mai essere rilasciato commercialmente, conta fansite, appassionati e numerosi remake ... beh qualcosa di speciale lo dovrà pur avere! Andiamo a vedere di che si tratta ...


Il Sopwith Camel protagonista assoluto di questo gioco

David L. Clark giovane programmatore della BMB Compuscience, viene incaricato di realizzare un'applicazione in grado di dimostrare le potenzialità della loro architettura di networking denominata Imaginet. David decide quindi di sviluppare Sopwith gioco multiplayer distribuito in bundle con l'apparecchiatura di rete. Il gioco permette a due giocatori di sfidarsi in acrobatici duelli aerei a bordo di un biplano della prima guerra mondiale. Ogni aereo è armato con bombe e mitragliatrice con cui  abbattere l'avversario e distruggere le installazioni di terra avversarie. Il gioco termina, con un romantico volo verso il tramonto, quando le infrastrutture nemiche sono state completamente rase al suolo. Il biplano del giocatore '1' è identificato dal colore ciano, quello del giocatore '2' è magenta (con quattro colori a dosposizione non si poteva pretendere di più!); stesso discorso per le installazioni al suolo. Oltre all'uno contro uno (giocabile unicamente su rete Imaginet) sono presenti le modalità 'single player' e 'single player against computer': la prima vi permetterà di impratichirvi con il sistema di controllo senza l'assillo del fuoco nemico, mentre la seconda vi consentirà di sfidare un avversario controllato dalla fida CPU. Il giocatore controllato dal processore non brilla certo per tattica ed intelligenza ma avvalendosi spesso e volentieri della tecnica del kamikaze, si rivela in più di un'occasione avversario ostico da controllare. Prima di passare alla descrizione del sistema di controllo, che essendo decisamente articolato merita un capitoletto a parte, vi invito a visionare l'immagini seguente che, oltre a mostrare una sequenza di duello concluso con la sconfitta del biplano ciano (ho fatto la rima, che bravo!!!), mi permette di illustrarvi alcuni elementi particolarmente importanti dell'area di gioco. La parte più cospicua dello schermo è ovviamente utilizzata per visualizzare il campo di battaglia; nella parte bassa troviamo invece, la mappa dell'arena (si gioca sempre in un ambiente delimitato da due insormontabili pareti rocciose) con puntini colorati che rappresentano i vari obiettivi, il punteggio (che può andare anche in negativo poiché manovre o attacchi scorretti decrementano lo score) ed un simpatico istogramma che illustra il livello di "salute" del vostro biplano e le quantità rimanenti di carburante, proiettili e bombe. Grazie alla risorse limitate entra in gioco una forte componente strategica che vi costringerà ad una oculata gestione onde evitare di dover tornare alla base, per rifornimento e riparazioni, lasciando le vostre installazioni alla mercè del fuoco nemico.


Colpito!!!!

Il sistema di controllo del biplano prevede l'utilizzo di diversi tasti: ',' (virgola) per aumentare l'angolo di volo , '.' (punto) per rovescia la posizione di volo e '/' (slash) per diminuire l'inclinazione dell'aereo. A questi si aggiungono 'Z' per diminuire la velocità, 'X' per aumentarla, 'H' per innestare il pilota automatico e tornare alla base, 'B' per sganciare una bomba ed infine la barra spaziatrice per sparare con la mitragliatrice. Insomma, un sistema di controllo tentacolare che richiederà un po' di pratica per essere dominato ma che, una volta entrato nelle vostre corde, vi permetterà di eseguire spettacolari ed acrobatiche evoluzioni.

Il gioco è tutto qui e benchè il suo gameplay possa sembrare alquanto limitato, vi assicuro che è dotato di quel feeling particolare che vi obbligherà "moralmente" a fare ancora una partita e poi un'altra e poi un'altra ancora senza riuscire a smettere. Insomma il feeling dei bei giochi di una volta che ti incollano letteralmente allo schermo senza capirne il perchè.

 
Due immagini in-game del primo Sopwith

L'anno successivo, sull'onda del successo del gioco che si era diffuso ben oltre la rete Imaginet ormai defunta, Clark decide di rilasciare una nuova versione, intitolata semplicemente Sopwith II, in cui vengono aggiunte due simpatiche novità: le mucche che brucano il terreno, che causano una perdita di 200 punti se "abbattute", e gli stormi di uccelli che se colpiti in volo fanno precipitare il nostro aereo. Vengono proposte alcune migliorie grafiche come le esplosioni più elaborate, e le buche lasciate nel terreno dalle deflagrazioni.

 
Due immagini in-game di Sopwith II (notate la simpatica mucca)

Nel 2000, con il rilascio con licenza GNU GPL del codice di Sopwith, arriva "Sopwith - The author's edition" in cui l'autore arricchisce una volta ancora il gameplay introducendo (nelle sola modalità scontro) i missili a ricerca termina e le contromisure tattiche (flare) per depistarli. Si rilassa anche il comportamento dell'aereo quanto "sbatte" con il bordo superiore dello schermo: ora è possibile recupare il controllo, mentre nelle versioni precedenti questa eventualità implicava l'impietoso schianto al suolo. Di contro nel caso vi lanciate in ascese senza una sufficiente velocità, l'aereo andrà in stallo con conseguente schiato al suolo. Viene rivista ovviamente la grafica, che pur restando CGA in rispetto alle tradizioni, presente nuove e simpatiche animazioni. Con quest'ultimo rilascio, il gioco raggiunge il sui apogeo.

 
La schermata di presentazione e una immagine in game dell'edizione speciale di Sopwith

Tutte le versioni del gioco funzionano perfettamente con il DosBox a patto di smanettare un po' con il parametro cycles per adattare la velocità (tra 300 e 400 dovrebbe andar bene). Se non avete voglia di impazzire troppo, potete scaricare la versione Windows, direttamente dal sito dell'autore. In entrambi i casi vi consiglio di impostare il layout americano della tastiera (nel DosBox, digitare il comando 'keyb us') al fine di trovare lo slash accanto al punto (limitando così eccessive contorsioni).

Accidenti, rapito dalla descrizione del gameplay, mi sono scordato di parlarvi del sonoro, rigorosamente affidato allo speaker interno (all'inzio degli anni '80 non è che ci fossero alternative): fortunatamente non c'è "musica" di sottofondo ma solo effetti sonori che sottolineano il rumore del motore, le esplosioni ed il mesto fischio del precipitare del nostro biplano.

Bene, spero che il mio racconto serva a stimolare la vostra voglia di provare questo "classicissimo" del softeca PC dei primi anni '80. La grafica non sarà un granchè, il sonoro è praticamente inesistente ma la giocabilità è veramente alle stelle. Purtroppo allo stato attuale non è possibile giocare in modalità multiplayer per via dei protocolli ormai desueti, speriamo che qualche volenteroso realizzi uno strato di emulazione, magari per il fantastico DosBox. Che la battaglia abbia inizio ...


2 commenti:

  1. Grande giochino, ricordo di averci perso parecchio tempo all'epoca del mio Amstrad PC1640 monocromatico, ovviamente in emulazione CGA. :-)

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  2. Eheheeh ... si è veramente un gran bel giochino della prima ora ... tra l'altro c'ho rigiocato un bel pò per scrivere la review ed è veramente difficilissimo ... pensare che una volta lo finivo senza schiantarmi neanche una volta ... ahhh l'età :o)

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