mercoledì 28 luglio 2010

Print
Tra il 1990 ed il 1991, Mindscape e Distinctive Software Inc rilasciano i tre titoli che compongono la fortunata serie 4D Sports di cui oggi vi propongo la mia personale recensione. Non mi resta che augurarvi buona lettura :o)

4D Sports Driving (1990)

Se quello che cercate è un simulatore di guida questo non è il gioco che fa per voi. Quello che troverete in questo titolo sono adrenaliniche corse a bordo di bolidi da sogno, su circuiti zeppi di ostacoli, giri della morte, salti e paraboliche.  
4D Sports Driving appartiene al genere degli stunts racing games, ossia dei giochi in cui il realismo si sacrifica in nome della spettacolarità, dell'esaltazione e dell'esibizionismo più sfrenato. Volendo fare un paragone con giorni nostri, il titolo che meglio rispecchia le caratteristiche del titolo Mindscape, è quel TrackMania che tanti consensi sta ottenendo.




Ho parlato di bolidi da sogno, quindi beccatevi il parco macchine messo a disposizione del gioco:
  • Lamborghini Countach 25th Anniversary (RW)
  • Ferrari GTO (RW)
  • Jaguar XJR9 (RW)
  • Lancia Delta HF Integrale (4W)
  • Lamborghini LM-002 (4W)
  • Porsche 962 (RW)
  • Porsche Carrera 4 (4W)
  • Porsche March Indy (RW)
  • Corvette ZR1 (RW)
  • Acura NSX (RW)
  • Audi Quattro Sport (4W)
Come potete vedere sono disponibili veicoli a trazione posteriore (RW) e a quattro ruote motrici (4W) mentre mancano purtroppo, o per fortuna, i mezzi a trazione anteriore (FW) ... in fondo non si può avere tutto! Nonostante la fisica arcade del gioco, nelle sessioni di guida si percepiscono le differenze tra i vari veicoli come, ad esempio, la maggior stabilità dei mezzi a trazione integrale o i 720 cavalli sprigionati della Porsche Indy.

Dopo avere selezionato il mezzo da utilizzare ed, eventualmente, il suo colore e la tipologia del cambio (manuale o automatico) tutto è pronto per entrare in pista selezionando una delle due modalità di gioco a disposizione: la prima permette di guidare liberamente gareggiando contro il tempo, la seconda consente di affrontare un avversario, selezionabile tra i sei a disposizione, controllato da computer.  La IA degli avversari, anche di quelli più coriacei, non è certamente impeccabile ma poco conta in quanto, la massima soddisfazione si ottiene riuscendo ad affrontare senza errori e nel minor tempo possibile i lunghi tracciati, magari esibendosi in evoluzioni spettacolari per poi rivederle tramite l'ottima funzione di replay. Da gioco sborone qual è, 4D Sport Driving permette di salvare fino a dieci minuti delle vostre performance con cui potrete pavoneggiarvi con gli amici.

Dulcis in fundo, la ciliegina sulla torta ovvero lo splendido editor dei tracciati con cui potrete sbizzarrirvi nel realizzare le vostre piste, infarcendole di tutti gli elementi da stunts racing che esso mette a disposizione dalla classica chicane al ponte levatoio alzato su di un palazzo sottostante o su di un laghetto in cui placida veleggia una barchetta... veramente il massimo.

 
Selezione dell'automobile - Una schermata in game

L'editor dei tracciati

Graficamente il gioco, considerati i suoi vent'anni, è spettacolare con il suo engine tridimensionale sui cui poligoni appaiono le prime timide ombreggiature. Ottimi anche gli elementi al controno come palazzi, alberi e ovviamente, le strutture su cui si articolano i tracciati. Vista la complessità di alcuni oggetti come ad esempio, le strade sopraelevate e i giri della morte, si nota un certo clipping degli oggetti in lontanaza ma sopraffatti dall'adrenalina e dalla voglia di migliorare il vostro record sul giro non ci farete caso. Buono il sonoro con la musichetta della presentazione ed il rombo del motoro ottenuto dal sintetizzatore ... carino ma nulla di più. Per pilatore il vostro bolide potrete optare per la classica tastiere oppure, per il mouse o il joystick in base ai vostri gusti.

Nel 1992 il titolo viene rilasciato per Amiga, anche se, putroppo, i 7MHz che spingono il mostriciattolo Commodore iniziano ad essere pochi per gestire la complessa grafica del gioco. In ogni caso anche questa versione, a parte un leggero calo di dettaglio e velocità, risulta decisamente giocabile ed appagante.

A testimonianze della bontà del titolo vi invito a visitare il sito di questo gruppo di appassionati che, fino a pochi anni fa, organizzava con regolarità tornei di 4D Sports Driving (nel sito si fa riferimento a Stunts, la versione americana del titolo ma si tratta a tutti gli effetti dello stesso gioco). Oltre ad ammirare le gesta dei membri della crew potrete scaricare il gioco (tranquilli è stato rilasciato come freeware) ed i circuiti delle varie competizione e perchè no, cercare di battere uno dei record. A questo punto non avete proprio nessuna scusa per non provare questa perla del retrogaming :o)


4D Sports Tennis (1990)

Il secondo gioco della serie 4D Sports è dedicato al tennis, di cui Mindscape e i DSI ci forniscono la loro avvenieristica interpretazione.


Dal punto di vista delle modalità di gioco, il titolo non introduce nulla di nuovo rispetto al già popoloso mercato dai simulatori racchettari: 
  • Practice per allenarvi con gli appositi spara palle (che non sono persone che le raccontano grosse!!)
  • Exhibition per lanciarci in una partita veloce
  • Tournament per partecipare ad uno dei main event della stagione tennistica quali, ad esempio, Australian Open, Wimbledon e US Open
  • Career per guidare il vostro tennista alla scalata del ranking mondiale nei cinque anni della sua carriera
Il menù principale del gioco

Le innovazioni introdotte da titolo riguardano la creazione del vostro giocatore e l'engine grafico utilizzato per ricreare la partita virtuale ... andiamo quindi ad analizzarle.

La creazione del vostro alter-ego tennistico avviene tramite un'interfaccia in stile RPG. Dopo aver specificato il nome, il peso, l'altezza, la mano con cui impugnare la racchette ed i colori (pelle, abbigliamento, ecc)  potrete assegnare i novanta punti iniziali alle tre "grandezze" che, definiscono la bontà di un giocatore: velocità, accellerazione e resistenza. Un sistema decisamente flessibile per creare il giocatore che meglio si adatta alle nostro stile di gioco.

La creazione del vostro tennista virtuale


La vera innovazione di 4D Sports Tennis è il fantastico engine tridimensonale che consentì ai programmatori di realizzare il primo, e forse unico, FPT (First Person Tennis) ... si, si avete capito bene, benché sia possibile affrontare un match con la classica visuale in terza persona, la modalità principale di gioco è quella in prima persona con cui potremo vivere l'incontro direttamente dagli occhi del protagonista. Devo ammettere che inizialmente questo approccio lascia decisamente spiazzati ma, con un po' di pratica e con i primi risultati, non potrete che apprezzare lo sforzo fatto per sconvolgere la stantia impostazione dei precedenti titoli tennistici.

 
Pronti alla battuta - Con questa volèe il punto è assicurato

La visuale in terza persona il tutto il suo spettacolo

Viste le immagini mi pare del tutto inutile soffermarmi ulteriormente sulla grafica che è assolutamente fantastica, vorrei invece spendere due parole sul sonoro. Carina la musichetta che vi accompagna lungo i vari menù  ma, a farla da padrone, sono gli effetti sonori che ripagano tutti coloro che avevano investito i loro risparmi per acquistare una Sound Blaster. Finalmente della casse si diffonde la bellezza dell'audio digitalizzato che accompagna l'impatto delle palla, lo sforzo del tennista ed i giudizi dell'arbitro. La qualità del campionamento non è altissima ma, il risultato è comunque un ulteriore passo in avanti per i videogiochi su PC.


4D Sports Boxing (1991)


Il terzo, ed ultimo gioco, del trittico 4D Sports è dedicato alla nobile arte del pugilato. Premesso che, non ho mai capito cosa ci sia di nobile nel prendersi a cazzotti, andiamo ad analizzare questo titolo che ancora una volta fu foriero di innovazione.



Come il suo predecessore, ispirato al mondo del tennis, il gioco ci permette, dopo aver selezionato il proprio alter ego, di essere catapultati direttamente sul ring a menar cazzotti (Exibition),  oppure di scalare il ranking mondiale sfidando avversari via via più ostici fino ad arrivare al mitico The Champ (Main Event).
Inizialmente è disponibile un solo pugile, Paul Savage un vero mostro di potenza, che potrete utilizzare nella sola modalità esibizione. Per accedere alla modalità carriera, dovrete prima passare dalla palestra (The Gym) e creare il vosto pugile. La schermata di creazione ci permette di definire il nome e l'aspetto dei pugile (altezza, peso, forma del viso, colori della canotta e dei pantaloncini) e le tre grandezze che governano le sue performance sul ring: velocità, potenza e resistenza. La somma delle tre "grandezze" è costante quindi non pensate di poter trascinare al massimo tutte e tre gli indicatori, aumentando uno diminuscono gli altri :o)
Al termine di ogni incontro vittorioso, della modalità carriere, oltre a poter utilizzare lo sconfitto nella modalità esibizione riceverete un bonus di punti che potrete "spendere" incrementando la qualità che più si addice al vostro stile di combattimento.


Creare un pugile virtuale non è mai stato così semplice

Ancora una volta la grafica è straordinaria grazie all'engine poligonale utilizzato per rappresentare i due combattenti. La visuale principale inquadra i due pugili all'interno del ring facendo sfoggio di tutti i dettagli al contorno che la rendono decisamente piacevole. Nelle visuali personalizzate, compresa quella in prima persona, per facilitare il lavoro del processore, i dettagli non indispensabili vengono eliminati lasciando sul campo le sole sagome dei boxeur e del "terreno di battaglia". Una rinuncia necessaria per garantire la fluidità a cui farete poco caso soprattutto nell'immersiva visuale in prima persona ... a volte vi verrà l'istinto di scansarvi per evitare di essere colpiti dal gancio appena sferrato dal vostro avversario. Come potrete constatare visionando il  video al termine della recensione, la fluidità a l'armonia dei movimenti dei pugili è veramente incredibile considerando che, il tutto veniva gestito da un processore (il 386) che oggi non troverebbe posto neppure all'interno di un telefonino.

 

La visuale predefinita e quella in prima persona

And the winner is ...


Ottima la funzione di replay che vi permetterà di analizzare da diverse angolazioni i vostri incontri, per studiare lo stile di combattimento dei vostri avversari e farne tesoro negli scontri futuri. Molto buono anche il sonoro con la una musica in stile Rocky nelle schermate dei menu, e gli ottimi effetti sonori digatilizzati che rendono benissimo la sensazione di dolore inferta all'avversario.

Il gioco è disponibile anche per Amiga ed Atari ST che, nonostante il minor numeri di colori e di poligoni a schermo, mantiene intatto il suo appeal.

Visto che su YouTube non riuscivo a trovare video di mio gusto sugli ultimi due titoli della serie 4D Sports, mi sono armato di buona volontà e ho prodotto i due video che potete visionare nella recensione ... spero che lo sforzo sia apprezzato :o)
Ho aperto un mio canale, di cui potrete controllare gli aggiornamenti tramite la barra in fondo al blog ... tempo permettendo cercherò di realizzare gustosi video per la vostra felicità ... buona visione!

Nessun commento:

Posta un commento