giovedì 15 luglio 2010

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Questa storia inizia nella piccola repubblica di Singapore dove, nel 1981, viene fondata la Creative Technology Limited. Inizialmente dedita alla vendita e alla riparazione di computer, nella prima metà degli anni '80 inizia ad assemblare PC adattandoli alle esigenze del mercato cinese. Tale progetto comprendeva la realizzazione di componenti audio per la riproduzione di audio sintetizzato. Forte del notevole successo riscosso in patria, Creative decide di realizzare la sua prima scheda audio per sistemi IBM PC.

Arriva così nel 1987 la Creative Music System o CMS. La scheda basta su due chip Philips SA 1099, è in grado di gestire 12 voci in stereofonia (6 per ogni canale) ognuna delle quali pilotata da un generatore di onde quadre. Benché a prima vista superiore alla contemporanea AdLib,  in grado di gestire "solo" 9 voci monofoniche, la scheda di rivelò un insuccesso soprattutto a causa dei limiti del chip Philips che rendeva l'audio generato di poco superiore a quello da 12 PC Speaker utilizzati all'unisono (un delirio solo a pensarci!). A nulla servì l'uscita l'anno successivo della  Game Blaster, la stessa CMS sponsorizzata da RadioShack, catena di elettronica americana che, tra l'altro, quest'anno ha portato al Tour de France Lance Armstrong ... bisogna dire che sanno come spendere i loro soldi (cattiva questa!!).


La Creative Music System

Ma, si sa, i singaporiani sono gente tosta che non si arrende alla prima difficoltà ed ecco che nel 1989 viene rilasciata la prima Sound Blaster scheda dotata di una serie di caratteristiche, per l'epoca, molto interessanti:

  • ai due chip Philips, ereditati dalla precendente CMS, viene affiancato un chip Yamaha YM3812 (OPL2) rendendo di fatto la scheda compatibile al 100% con la concorrente AdLib (anch'essa basata sullo stesso integrato)
  • tra i suoi componenti la scheda annovera il DSP MCS-51, prodotto da Intel, in grado di gestire la compressione ADPCM e quindi di riprodurre audio digitale monofinico a 8 bit con frequenza fino a 23 KHz e di registrare con una frequenza di campionamento fino a 12 KHz. Purtroppo la Sound Blaster manca di un filtro antialiasing che rende il suono tendente al metallico; questa aspetto non la penalizzò in modo particolare vista la totale assenza di queste funzionalità su altri prodotti dedicati al mercato cusumer
  • la scheda integra una game port a cui è possibile collegare un joystick o un gamepad
Quest'ultima caratteristica, assieme al prezzo competitivo e alla compatibilità totale con la AdLib (fortemente supportata dagli sviluppatori) garantì alla scheda Creative il meritato successo segnado, nel contempo, l'inizio della fine diAd Lib Inc che non seppe rispondere con prodotti altrettanto innovativi.

Nell'anno successivo vengono rilasciati due revisioni della Sound Blaster: la Sound Blaster 1.5 e la Sound Blaster 2.0. La prima non era altro che una versione economica della scheda originale privata dei due sintetizzatori Philips (che potevano essere acquistati separatamente ... chissà quandi ne avranno venduti). La seconda, invece, introdusse una versione migliorata del DSP che permise l'aumento della frequenza di campionamento, portandola a 44 KHz in riproduzione e a 22 KHz in registrazione.

La mitica Sound Blaster 2.0 in tutto il suo splendore

Nel 1991 la Creative immette sul mercato la prima scheda audio PC, per il mercato consumer, in grado di riprodurre audio digitale stereofonico: la Sound Blaster Pro. Notevoli furono le innovazioni che contribuirono al successo di questo prodotto:

  • un nuovo DSP consente l'utilizzo della frequenza di campionamento di 44.1 KHz in mono e 22.050 KHz in stereo, sia in registrazione che in riproduzione
  • per la prima volta, in una scheda dedicata al mass market, viene introdotto un mixer che consente di regolare separatamente il volume dei vari canali di input/output e di agire sulle regolazioni dei toni alti e bassi
  • sul fronte dell'audio sintetizzato, la Sound Blaster Pro integra due chip OPL2 uno per ogni canale. Nella successiva revisione l'ormai obsoleto integrato Yamaha viene sostituito dal più performante Yamaha YMF262, anche noto come OPL3, in grado di gestire 18 voci
  • anche questa volta la Creative riesce ad individuare, come per la game port della prima Sound Blaster, l'add-in da integrare sulla propria scheda: un'interfaccia CD-ROM di tipo Panasonic/Matsushita. Nei primi anni '90 i lettori CD iniziano a diffondersi sui personal computer e uno degli standard più diffusi era il Matsushita MKE proposto da Panasonic. Ancora una volta la casa di Singapore permise agli utenti di acquistare, ad un prezzo competitivo, due prodotti in uno consentendo, tra l'altro, di risparmiare uno dei preziosi slot di espansione. Io stesso acquistai come mio primo lettore un fiammante CD-ROM Blaster da collegare alla mia Sound Blaster Pro.

    La Sound Blaster Pro (notate l'interfaccia per il CD sulla sinistra)

    Concludiamo questa retrospettiva con l'ultimo prodotto della prima generazione Sound Blaster: la Sound Blaster 16, la prima scheda PC consumer in grado di riprodurre audio digitale di qualità CD. La frequenza di campionamento viene portata a 44.1 KHz in stereo e la lungezza del singolo campione passa da 8 a 16 bit ... un'altra barriera era stata abbattuta.


    La Sound Blaster 16

    Benché questa articolo sia arrivato alla fine la storia, lastricata di successi, delle schede audio Creative procede fin quasi ai giorni nostri quando, con l'arrivo dei chip audio integrati sulla scheda madre, questo particolare mercato va lentamente a morire.

    Magari quando i tempi saranno maturi dedicherò un nuovo articolo alle successive evoluzioni della Sound Blaster ... per ora non mi resta che sperare di essere riuscito a catturare la vostra attenzione con questo articolo dedicato ad una delle innovazioni di maggior portata nell'hardware PC.

    Per chiudere ascoltativi sto video con una performance dell'OPL3 ... ma quanto è bella la synth music :o)

    4 commenti:

    1. Inutile dire che possiedo ancora la Sound Blaster 16 no? :)

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    2. Grande storia e molto istruttiva. Mi piace molto.

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    3. Non vorrei dire, ma molti chip integrati quanto a qualità fanno, come dire? Pena io continuo a vivere felicemente con una Hercules Game theater xp :P ma sono stato possessore di una game blaster... ma il nome non tragga in inganno, era una sb16 con in bundle il cd-rom, il joystick e 8 giochi... ovviamente lo feci per questi ultimi ;P

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    4. Grazie Toni per il complimento ... è grazie a persone come te che trovo la voglia di andare avanti a scrivere di retrogaming. Grazie ...

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