martedì 6 luglio 2010

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Il mio trentottesiamo genetliaco si sta impietosamente avvicinando. Nonostante questo, ancora oggi, posto di fronte alla domanda, "quali sono i tuoi giochi preferiti?" non avrei dubbi nel rispondere: le avventure LucasFilm.
Il genere degli adventure games mi ha da subito affascinato, con il lento dipanarsi della trama inframmezzato dalla raccolta di indizi e la risoluzione degli enigmi. Di contro si può dire che, nella maggior parte dei casi, il cammino dell'avventuriero è tracciato fin dall'inizio, tutto si muove suoi binari che i programmatori hanno immaginato lasciando poco spazio al libero arbitrio. Però è innegabile che una volta iniziato a giocare si viene immediatamente catturati dalla voglia di andare avanti per vedere come va a finire la storia.
La LucasFilm da questo punto di vista è stata, fin dalle sue prime produzioni, maestra nel catturare l'interesse del giocatore con personaggi azzeccati, trame avvincenti ed umorismo a profusione.

Dopo il successo di Zak McKraken and the Alien MindBenders, nel 1989, arriva Indiana Jones and the Last Crusade, avventura grafica basata sull'omonima pellicola in uscita lo stesso anno. Il gioco viene rilasciato per PC, Amiga ed Atari ST riscuotendo in ogni sua incarnazione un grandissimo successo. Nel 1990 viene rilasciata, per PC, un versione enanched con grafica VGA a 256 colori che esalta le doti dei bravissimi grafici al soldo della LucasFilm. Visto che nel post precedente vi ho parlato diffusamente della nuovo standard VGA, le immagini che troverete in questo articolo sono tratte da quest'ultima versione (che è quella che vi consiglio di giocare) fermo restando che le la riedizione non aggiunge nulla a quello che è il gioco vero e proprio.

Bando alla ciance e andiamo ad iniziare ...


La trama

Henry "Indiana" Jones Jr è appena tornato dalla sua ennesima avventura quando scopre che i nazisti  hanno rapito il padre, Henry Jones Sr, per costringerlo a svelargli il luogo in cui il Santo Grall è nascosto. Finanziato dall'ambiguo magnate Donovan (anch'egli interessato a recuperare la preziosa reliquia), accompagnato dal dottor Marcus Brody ed, in seguito, dall'affascinante, quando misteriosa, dr.ssa Elsa Schneider, Indy parte immediatamente alla ricerca del padre. Seguendo gli appunti lasciati da Henry Sr nel 'diario del Graal', il nostro eroe visiterà Venezia, un'antica catacomba, il castello di Brunwald in Austria, Berlino (dove incontrerà il fuhrer in persona) ed infine il tempio del Graal in cui l'avventura arriverà al suo epilogo.

Come potete notare, il gioco segue fedelmente la trama del film ma non preoccupatevi se lo conoscete a memoria, le situazione e gli enigmi inseriti dai programmatori non faranno mai calare l'interesse e la voglia di andare avanti benché il finale sia noto a priori. In fondo questo è il problema di tutti i tie-in :o)

 
La schermata dei titoli dell'ottima presentazione
Indy di ritorno dall'ennesima avventura incontra Marcus che lo informerà sugli eventi


Il gioco

Indiana Jones and the Last Crusade porta con se tutte caratteristiche introdotte con i precedenti Maniac Mansion e Zak McKraken: interfaccia punta e clicca, enigmi ostici ma mai impossibili ed un dilagante humor che, abilmente diluito delle varie situazioni di gioco, rende l'esperienza veramente spassosa.
Non mancano un serie di novità che innalzano il titolo LucasFilm a classico del genere (superato forse solo dal successivo Monkey Island ... ma di questo parleremo un'altra volta):

  • nel gioco, per adattarsi alla dinamicità del film, sono presenti numerose sequenze action prima tra tutte le scazzottate con i soldati nazisti che, benchè possano essere evitate risolvendo enigmi secondari, sono un simpatico diversivo che concede un attimo di tregua alle vostre meningi. Altre a queste ci sono sezioni in cui dovrete compiere una serie di azioni entro un tempo limite, sezioni di guida (a bordo di un biplano e di un sidecar) e delle intriganti sezioni esplorative nelle catacombe e nel castello di Brunwald. Molto interessanti le fasi ambientate nel castello nazista in cui la componente esplorativa si miscela con le quella stealth indispensabile per attraversare indenni i corridoi del maniero (ricordando non poco il primo mitico Metal Gear Solid pubblicato per MSX nel 1987): gli scontri a suon di pugni potranno infatti essere evitati travestendosi (indossando l'uniforme nazista, se sarete in grado di procurarvela), non entrando nel campo visivo delle guardie ed utilizzando i passaggi segreti.

 

La palestra in cui potrete allenarvi nella nobile arte della boxe
Sequenza stealth nel castello di Brunwald

  • I dialoghi diventano parte attiva nella risoluzione dell'avventura. Conversare con i personaggi non solo ci permetterà di acquisire informazioni necessarie a proseguire nel gioco ma alcuni dialoghi saranno dei veri e propri "enigmi" in cui le scelte effettuate, tramite una comoda interfaccia a scelta multipla, si riperquoteranno direttamente sul proseguio dell'avventura.
  • Per cercare di limitare la linearità tipica dei giochi d'avventura i programmatori prevedono la possibilità di concludere l'avventura seguendo percorsi differenti e ben tre diverse scene finali attivate in base a come deciderete di comportarvi una volta recuperato il sacro calice.
  • Rispetto ai giochi precedenti, ed anche i successivi, l'avventura prevede un sistema di punteggio, i famosi IQ (Indy Quotient Point), che registrando il modo in cui affronterete gli enigmi (principali e secondari) ed i combattimenti vi permetterà, al fine del gioco, di capire quanto la vostra performace è in linea la "stile" Indiana Jones.
Graficamente il titolo è ottimo come potete vedere dagli screenshot che vi ho proposto e da quelli che troverete poco più avanti. La grafica VGA è stratosferica, sia nelle sezioni di gioco sia nelle immagini statiche, e pone la versione PC al di sopra di tutte le altre. Il gioco beneficia di essere il primo sviluppato unicamente per sistemi a 16 bit il che permise si imporre come standard la risoluzione 320x200 a 16 colori (queste infatti le caratteristiche della versione originale) abbandonando le limitazioni  della 160x200 (ereditata delle versioni C64 e Apple II dei precedenti giochi). La nuova risoluzione permette un deciso aumento del dettaglio ed un'allontamento dell'inquadratura con conseguente ampiamento degli scenari. Notevoli anche le inquadrature a metà tra l'isometrico ed il volo d'uccello nelle catacombe e nei corridoi del castello di Brunwald.
Le animazioni un pò legnose di Zak e Maniac Mansion lasciano il passo a movimenti fluidi e a sprite ad-hoc per la raccolta di oggetti e la salita e la discesa delle scale trascurate nei giochi precedenti.

 

Una splendita immagine statica delle tomba di un cavaliere templare
Inquadratura larga del cupo castello di Brunwald

Il comparto sonoro è all'altezza della splendita grafica grazie al supporto per la scheda AdLib. Partendo dal mitico tema del film, proposto nell'introduzione (e riproposto in versione di jingle ogni volta che Indy sfodera la sua frusta), fino alle musiche che ci accompagnano nel corso del gioco tutto è perfetto ... finalmente un gioco che dimostra le capacità multimediali dei PC anni '90 :o)

Il sistema di controllo è affidato al fido mouse, che viene sostituito dalla tastiera nelle sequenze di combattimento.

Prima di lasciarvi al commento finale, vi propongo questo aneddoto simpatico aneddoto: sul finire del progetto il team fu "squassato" da una diatriba sulla sequenza finale che una parte del voleva seriosa e l'altra preferiva umoristica. Alla fine, per accontentare tutti, fu deciso di svilupparle entrambe lasciando al scegliere al computer, in modo casuale, quale proporre.

Conclusione

Indiana Jones and the Last Crusade è un gioco fantastico: la grafica è stupenda, il sonoro è ottimo, il personaggio è carismatico e la trama è avvincente (ed è disponibile anche con testi in italiano!). Benché vecchia di ormai 10 anni questa avventura è tremendamente attuale e merita senza dubbio di essere giocata almeno una volta. Fidatevi ...


Sallah: Scusate ma cos'è questo "Junior" con cui vi chiamate?
Henry Jones: È il suo nome! Henry Jones "Junior"!
Indiana Jones: Io sono Indiana!
Henry Jones: Si chiamava il tuo cane "Indiana"...
Sallah: Un cane? Tu porti il nome di un cane? [Risata]
Indiana Jones: Ho un sacco di bellissimi ricordi di quel cane!


7 commenti:

  1. Dove lo posso trovare?? Ho cercato on-line ma non sembra così facile trovare dove lo si può acquistare.....
    Grazie

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  2. Ciao anonimo,
    se vuoi riprovare il fealing originale cerca su ebay la versione originale su floppy, devi pero' avere un PC un po' datato con su il buon vecchio MS-DOS. Se non hai questa possibilità su Steam (http://store.steampowered.com/sub/2102/) a solo 8.99€ ti porti a casa il gioco qui recensito, il suo seguito, Loom e The Dig. Quattro fantastiche avventure Lucas ad un prezzo ridicolo (e tra l'altro funzionano perfettamente su Windows XP e Vista).

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  3. Bravissimi quelli di Steam! Ma le loro versioni sono quelle solo in lingua originale. La versione sub ITA è introvabile?! O_O

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  4. Ciao Lorenzo,
    purtroppo hai ragione, le versioni su Steam sono quelle originali e quindi in lingua inglese. Per la rete si trovano ovviamente le versioni nei diversi idiomi ma, per stare nella legalità, mi sa che l'unico canale è quello di eBay ... e neanche da quelle parti son tutte rose e fiori.

    Che dire ... meno male che c'è internet!!!

    Grazie per la partecipazione ...

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  5. Piacere di conoscerti Tex. Grazie per la risposta immediata. E' bello trovare un sito/blog così curato :)
    Io ci giocai su Amiga nella versione a 256 colori.
    Bene, vado quindi "Alla ricerca della versione ITA"!

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  6. Qui qualche torrent interessante c'è ...

    http://www.tntvillage.scambioetico.org/?act=showrelease&id=26048

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  7. Grazie Tex! :)
    Sarebbe bello poter rigiocare alla stessa versione che giocai allora. Della versione Amiga ITA ho ancora la scatola e i floppy conservate gelosamente negli anni! E così anche del seguito "Indy and the fate of Atlantis".

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