lunedì 14 febbraio 2011

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La Access Software è stata pioniera nell'uso della grafica digitalizzata sul PC. Dopo Mean Streets e Links, di cui vi ho già raccontato in precedenza, oggi ho deciso di parlarvi di Crime Wave, side-scrolling action ispirato a titoli ben più famosi quali Narcs e Midnight Resistance. Pur non trattandosi di un gioco entrato nella storia, basti pensare che non ha neppure una sua pagina su Wikipedia (devo provvedere??), io lo ricordo con piacere e per questo, con altrettanto piacere, condivido questa mia esperienza con tutti voi che mi leggete.


New York City, 1995. La città è allo sbando. Traffico di droga, corruzione, estorsione, omicidi e guerriglia urbana sono all'ordine del giorno. La polizia è sotto lo scacco dell'onda criminale capeggiata dal malvagio King Pin che pian piano sta prendendo il sopravvento. La figlia del presidente degli Stati Uniti è ospite, per una cena di beneficenza, sull'isola Manhattan quando un losco figuro, Eddie Moscone, la rapisce fuggendo poi a bordo di un elicottero. Dopo pochi minuti arriva la rivendicazione: la bella Brittany Cole è nella mani dell'organizzazione di King Pin.
Le forze dell'ordine brancolano nel buio ma per fortuna della bella pulzella, Luke McCabe è in ascolto! Dopo aver consultato il suo personalissimo database criminale ed imbracciato l'artiglieria pesante, l'eroe metropolitano è pronto a partire per la missione di salvataggio.
Questi sono gli eventi, narrati dall'ottima presentazione ornata da sequenze FMV di buona qualità per i tempi, che introducono al gioco in cui saremo chiamati a vestire i panni di Luke nella sua solitaria lotta contro King Pin (l'eroe assomiglia in modo inquietante al buon Alberto Tomba da cui forse la scelta di abbigliarlo con una tuta da sci!!!).

 
Due immagini tratte dalla presentazione (quello sulla destra è troppo Alberto Tomba!!)

Se la presentazione promette bene, la grafica del gioco non delude grazie al buon uso della digitalizzazione che dona al gioco un aspetto decisamente accattivante. La bassa risoluzione rende il tutto un po' blocchettoso e sgranato ma nel lontano 1990 faceva la sua porca figura dimostrando, tra l'altro, che il PC era l'unica piattaforma su cui si potevano sviluppare degnamente giochi basati su questa tecnica. Il sonoro si avvale della tecnologia RealSound, sviluppata appositamente dalla Access Software, per permettere la riproduzione di suoni campionati sfruttando unicamente lo speaker interno dell'amato PC, senza la necessità di hardware aggiuntivo. Benché i risultati siano più che dignitosi il mancato sfruttamento delle schede sonore, che ormai si stavano rapidamente diffondendo, priva il gioco dell'accompagnamento musicale che avrebbe reso l'esperienza più avvolgente. Sia ben chiaro pensare che le esplosioni ed i vari effetti sonori scaturiscano dal beeper lascia sbigottiti ma, una qualche musichetta qua e la non avrebbe guastato.
Venendo al gameplay, il titolo si inquadra nel cliche dei giochi a cui si ispira: si avanza tra orde di nemici sparando all'impazzata con l'arsenale di base, fucile e lanciamissili, ed gli eventuali potenziamenti che si possono raccogliere qua e la (sparo multiplo, proiettili a frammentazione, ecc). Molto divertente l'uso del lanciarazzi che, oltre a far letteralmente saltare in aria alcuni elementi dello scenario, riduce a brandelli i nemici seminandone dovunque i mortali resti. Ovviamente, come per magia, dal cielo o dai frutti della distruzione appariranno nell'area di gioco svariati bonus per impinguare il punteggio, potenziare l'armamento e recuperare parte dell'eneriga perduta. Per rendere un po' più vario lo stile di gioco in alcuni livelli sarà possibile, tramite degli ingressi laterali opportunamente segnalati, lasciare il percorso di puro blastaggio per seguire una via alternativa più "tattica" in cui sarà necessario evitare varie trappole opportunamente piazzate ad arte (torrette con postazioni di fuoco, barriere laser, ecc) ... a voi la scelta :o)

 
Notate il poster di Main Streets in bella mostra - I nemici sono fatti letteralmente a pezzi dall'uso del lanciarazzi


Gli screenshot che vi ho appena proposto mi permettono di farvi notare l'area di gioco che non occupa l'intero schermo. La scelta è probabilmente dovuta alla necessità di alleviare, in parte, le fatiche del processore costretto a muovere tonnellate di oggetti possibilimente in scioltezza. La restante porzione dello schermo viene utilizzata, oltre che per visualizzare i vari indicatori di gioco (numero di vite, energia residua, bonus raccolti, scorta di munizioni, ecc), per dare spazio agli addetti alla sicurezza del boss King Pin che seguono con attenzione l'avanzata dell'eroe verso la meta (non lesinado di commentare, con un po' di apprensione, l'avvicinarsi del giustiziere). Un simpatico, ed ingegnoso, trucchetto per camuffare un espediente tecnico.

La stessa meccanica della sequenza introduttiva, basata su grafica digitalizzata, brevi filmati e fumetti per i dialoghi, viene adottata per proporre delle scene intermezzo che narrano l'evolversi della trama. Anche in questo caso un lavoro decisamente ben fatto soprattutto perché da la possibilità al giocatore di ammirare le conturbati curve della discendenza presidenziale :o)

 
Un paio di immagini della bella Brittany e ... ma chi è quello ... Galliani?? (ovviamente è King Pin)

Il sistema di controllo prevede l'utilizzo della fida tastiera tramite cui potremo utilizzare le due armi, muovere il protagonista, saltare ed accovacciarsi. Buona la longevità con oltre venti livelli e tre gradi di difficoltà che sapranno impegnarvi a dovere.

Alla fine di questa lunga analisi, è giunto il momento di trarre le dovute conclusioni. Visto con gli occhi di un ragazzo degli anni '90, Crime Wave era un vero must have sia per la grafica letteramente da urlo (per l'epoca) che utilizzavo senza pudore per far colpo sugli amici, sia per la tipologia di gioco decisamente rara sui sistemi MS-DOS. Visto con gli occhi di un giocatore più smaliziato e meno sognatore, a porgere il fianco alla critica, è purtroppo l'aspetto più importante, quello che la maggior parte delle volte fa la differenza tra un buon gioco ed un capolavoro: la giocabilità. Crime Wave risulta poco adrenalinico, non troppo vario e un po' ripetitivo; si fa giocare, diverte parecchio ma pecca di quel qualcosa che gli avrebbe permesso di fare la differenza. Insomma un buon gioco ma non un capolavoro a cui però non si nega una partitina veloce :o)

Prima di lasciarvi all'immancabile filmato vi segnalo le versioni Amiga ed ST che, restando invariato il giudizio sulla giocabilità, per via della palette ridimensionata fanno perdere al gioco il suo appeal grafico. Alla presto ...

1 commento:

  1. Dopo la bella introduzione (per quei tempi) una volta iniziato il gioco vero e proprio ho premuto ATL+F4 dopo un paio di secondi...

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