giovedì 10 febbraio 2011

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Agli albori di questo blog vi ho parlato dell'evoluzione che la Sierra On-Line portò nel modo dei giochi di avventura con il suo King Quest. Gli adventure game, fino ad allora unicamente testuali o al più dotati di grafica statica, si trasformavano in vere e proprie esperienze interattive in cui al giocatore era concessa la possibilità di muovere l'eroe all'interno di scenari ricchi, per l'epoca, di colori e di dettagli. Mentre la risoluzione degli enigmi e l'interazione con lo scenario sono ancora governati dall'uso dell'interprete dei comandi (bisogna quindi digitare semplici frasi con cui si descrive l'azione che si intende compiere), il movimento del protagonista è affidato all'uso della tastiera o del joystick donando in questo modo una nuova dimensione alla fase di esplorazione (vengono solitamente anche proposte delle brevi sequenze arcade che contribuiscono piacevolmente a spezzare il ritmo).

 Essendo particolarmente affezionato a questo genere videoludico, quando mi fu chiesto di entrare a far parte della redazione di Re.BIT pensai di dedicare la mia prima recensione ad una delle avventure che segnarono la mia giovinezza ... recensione che oggi, per la completezza di questo sito, vi ripropongo sperando di farvi cosa gradita. Signori e signori un attimo di silenzio ... Roger Wilko sta arrivando ...



La Sierra On-Line dopo averci delizionato con le avventure del prode Sir Graham (King's Quest), dello sfigato playboy Larry Laffer (Lesuire Suit Larry) e dell'agente Sonny Bonds (Police Quest) ci regala la sua prima avventura fantascientifica "tridimensionale" (il virgolettato è d'obbligo in quanto il senso prospettico è ottenuto scalando gli sprite in movimento ... è tutto piatto come una tavola!!!!): Space Quest: The Sarien Encouter.

Protagonista del gioco è Roger Wilco, spazzino galattico in servizio sulla nave spaziale Arcada. Il gioco inizia con il nostro alter-ego intento a dedicarsi alla sua attività preferita: sonnecchiare imboscato nello sgabuzzino delle scope. Il meritato riposo viene interrotto bruscamente, dall'acuto trillare dell'allarme di bordo. Scapicollatosi fuori dall'angusto locale il "solerte" Roger si accorge, ben presto, che la nave è stata attaccata dei malvagi Sarien i quali, dopo aver ucciso tutti i mebri dell'equipaggio, si sono impossessati del prezioso Star Generator. Con tale dispositivo nelle loro mani gli spietati alieni saranno ben presto in grado di piegare l'universo al proprio volere. Dopo un primo momento di smarrimento il nostro eroe si rende conto che spetta a lui l'arduo compito di salvare l'universo dalla minaccia della sottomissione. I buoni propositi sono però messi in discussione dai Sarien che prima di abbandonare la nave, hanno ben pensato di attivare l'autodistruzione. Restano pochi minuti prima che la nave salti in aria stroncado sul nascere l'eroica impresa dell'impavido Roger.
Qui inizia la nostra avventura che ci porterà, dopo una roccambolesca lotta contro il tempo per fuggire dall'Arcada prima della detonazione, ad esplorare il pianeta Kerona ed infine, dopo aver raggiunto la nave madre, a porre fine alle ambizioni di conquista dei Sarien.


 
Incontri ravvicinati del terzo tipo a bordo dell'Arcada - Pronti ad abbandonare la nave

Come nei più classici giochi d'avventura il gameplay si articola in fasi esplorative, in cui muoveremo il nostro personaggio nelle varie ambientazioni per raccogliere indizzi ed oggetti, e fasi in cui saremo costretti a spremerci le meningi per risolvere gli enigmi che gli sceneggiatori hanno sparso qua e la per rendere il nostro compito ancora più arduo. Per spezzare la monotonia i signori di Sierra hanno inserito delle sequenze action che metteranno alla prova la nostra prontezza di riflessi. Ad esempio, ad un certo punto del gioco, per attraversare il deserto di Kerona, dovremo metterci al comando di uno Skimmer (una specie di hovercraft) evitando le roccie e le buche che ci sbarrano il cammino (non so a voi, ma a me ricorda tremendamente uno dei livelli di Super Return of the Jedi per SNES ... che i programmatori di Sculptured Software siano stati fan delle avventure Sierra in gioventù?).

 

Space Quest vs Super Return of the Jedi ... deja vù!?!?!

Il sistema di controllo prevedere l'utilizzo delle frecce direzionali per muovere il personaggio all'interno degli scenari. L'interazione con l'ambiente e gli oggetti è invece demandata all'utilizzo della linea di comando, tramite cui potremo inserire brevi frasi che descrivono l'azione che il nostro alter-ego deve eseguire. Il parser (l'interprete dei comandi, croce e delizia degli avventurieri anni '80) non è molto evoluto, di conseguenza il più delle volte saranno sufficienti frasi del tipo verbo-oggetto (climb ladder, push button, ecc).

Dal punto di vista grafico siamo su ottimi livelli (almeno per i tempi, e per i PC). La grafica è un po' cubettosa ma svolge perfettamente la sua funzione e se consideriamo che, fino all'uscita delle avventure Sierra il genere era dominato dagli adventure testuali è tutto grasso che cola!!!
Il sonoro si limita ad una musichetta durante l'introduzione e qualche effetto sonoro nel corso del gioco, un po' poco, ma considerate le limitate capacità del PC Speaker basta ed avanza.

Il maggiore difetto del gioco, riconosciuto anche dagli stessi estimatori della Sierra e comune a molti dei suoi titoli, è l'estrema facilità con cui il personaggio può morire: si può cadere da un dirupo, finire schiacciato da un masso, ucciso da un ragno robotico, blastato da un alieno e chi più ne ha più ne metta ... insomma, c'è di che restare allibiti soprattutto sapendo di giocare ad un'avventura e non ad un arcade (meno male che si può salvare la partita in qualsiasi momento!!).


Prima di lasciarvi, come da tradizione di Re.BIT, al commento finale vi invito, nel corso del gioco, a prestare attenzione alle innumerevoli chicche inserite dagli sceneggiatori qua e la. Ad esempio il concerto dei Blues Brothers nel bar di Kerona o la sede del venditore di astronavi usate che ricorda tremendamente la casa di Luke Skywalker su Tatooine.

 

Le citazioni sono all'ordine del giorno in Space Quest


Giocare a Space Quest è un’esperienza straordinaria soprattutto per tutti coloro che, come me, fino ad allora avevano giocato unicamente alle avventure testuali. Finalmente un mondo tutto immaginario prende forma, colori e movimento diventando quasi reale. E’ vero, la grafica ha ben poco di realistico, ma 24 anni fa era come vivere dentro a un film di cui noi eravamo i protagonisti. Se a questo si aggiungono una trama degna di un episodio della saga di Star Wars e le geniali trovate degli sceneggiatori è facile capire che ci troviamo davanti ad un vero e proprio capolavoro. Personalmente mi ricordo di aver dedicato a Space Quest ogni momento libero delle mie giornate, trovandomi più volte intento a pensare a come risolvere quel maledetto enigma che mi aveva bloccato la sera precende, durante le tediose ore di lezione (con grande disappunto dei miei insegnanti). Un gioco che deve assolutamente essere giocato e vissuto fino in fondo!!


E per chiudere eccovi l'immancabile video che ho realizzato grazie ad un simpatico demo disk realizzato da Sierra per promuovere i suoi titoli ... visto c'ero c'ho messo anche il promo relativo a Space Quest II che non guasta mai.


Nel 1991 viene pubblicato un remake aggiornato alle moderne tecnologie grafiche e sonore (sparisce anche il parser sostituito da una comoda interfaccia punta e clicca). Benché il titolo risulti una gioia per gli occhi e le orecchie io continuo a preferire l'originale ... inizio proprio a diventare vecchio :o)

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