martedì 15 marzo 2011

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Nel 1989 Indianapolis 500 sconvolse il mondo dei giochi di guida. La grafica tridimensionale, veloce e ricca di tocchi di classe, ed il migliore motore fisico fino ad allora realizzato mostrarono la via che ogni gioco avrebbe dovuto seguire per fregiarsi dell'appellativo di simulatore di guida. Purtroppo le magnificenze tecnologiche del titolo furono in parte appannate dalla mancanza di varietà: nonostante i differenti livelli di difficoltà, la possibilità di eseguire un attento setup del proprio mezzo e sempreverde voglia di competizione, correre sempre sull'ovale dell'Indianapolis Motor Speedway viene ben presto a noia. Fortunamente ancora una volta Electronic Arts, questa volta in coppia con i DSI (Test Drive, Test Drive 2, 4D Sport Driving, solo per citarne alcuni), ci mette una pezza proponendo un nuovo simulatore di ottimo livello. Siete pronti a raccogliere la sfida?



Mario Andretti nasce a Montona D'Istria, sotto la bandiera del Regno d'Italia (fa quasi impressione a dirlo!!!), il 28 Febbraio 1940. Nel 1948, con il passaggio penisola istriana alla Jugoslavia, il giovane Mario si trasferisce in un campo profughi a Lucca per poi emigrare, nel 1955, negli Stati Uniti. Nel 1964 ottiene la cittadinanza americana ed inizia a gareggiare nelle categorie automobilistiche minori. E' questo l'inizio di una sfolgorante carriera lunga più di trent anni che porterà Mr. Andretti a diventare un vero mito per gli appassionati del mondo dei motori. Carriera che lo porterà a correre praticamente in ogni specialità delle quattro ruote, compresa la "nostrana" Formula 1 in cui nel 1977, a bordo della Lotus 78-Crosworth, trionferà niente di meno che sull'autodromo di Monza. A testimonianza della straordinaria longevità agonistica di Andretti vi ricordo che nel 1991 divise il podio del Gran Premio di Milwaukee con i figlio Michael ed il nipote John (figlio del fratello).
Una così incredibile carriera non poteva di certo passare inosservata all'industria dei videogiochi, da sempre attenta ad accaparrarsi licenze in grado di incrementare le vendite (rifilandoci anche delle solenni sole, ma fortunatamente non è questo il caso).


Briatore? No, Mario Andretti ai nostri giorni


Mario Andretti's Racing Challenge è un titolo monumentale, per i tempi, che permette al giocatore di gareggiare in ben sei categorie differenti:

  • Sprint Carts: l'equivalente dei go-kart per i piloti d'oltre oceano; ogni campione che si rispetti è partito ha iniziato a gareggiare (e derapando!) su questi trabiccoli
  • Modifieds: il secondo passo verso la carriera professionstica; macchine di serie modificate nella struttura e nel motore
  • Stock Cars: la mitiche auto della federazione NASCAR che tante gioie hanno regalato agli amanti dei giochi di guita
  • Prototypes: l'affascinante categoria della 24 ore di Le Mans; da sempre terreno di prova per grandi marche quali Porsche, Nissan, Jaguar e Toyota. Mitiche negli anni '70 le sfide da Ford e Ferrari
  • Formula 1: la formula mondiale che bene o male tutto conosciamo con i suoi pregi ed i suoi difetti
  • Indy Cars: la risposta americana alla Formula Uno; la "semplicità" dei circuti, il più delle volte ovali, rende le gare estremamenti interessanti grazie ai molti sorpassi ed agli incidenti spettacolari con macchine che svolazzano come foglie al vento

 
Sprint Carts e Indy Cars i due estremi tecnologici di Mario Andretti's Racing Challenge

Benché il gioco permetta di impratichirsi fin dall'inizio con tutte le categorie disponibili, la modalità principale, decisamente innovativa per i tempi, è quella "carriera" che permette di rivivere passo passo le fortune di Andretti, partendo dalle serie minori fino ai fasti della Formula Indy. La carriera inizia, giustamente, con la ricerca di un sponsor che premierà il vostro "presunto" talento con la somma di 20.000 dollaroni che, guarda caso, sono proprio il costo di una Sprint Car. Acquistato il "bolide" non resta altro che gettarsi sul primo circuito per accaparrasi i punti che alla fine del campionato verranno trasformati in denaro, denaro necessario ad acquistare un nuovo mezzo con cui gareggiare nella categoria successiva e così via fino alla conquista del titolo più prestigioso.
La struttura di ogni gara è più o meno la stessa per ogni serie: qualifica (in solitaria o con altri concorrenti sulla pista), un'eventuale gara di consolazione, se non ci si qualifica nei primi tre posti, e la gara vera e propria al termine della quale verranno assegnati i punti necessari a scalare la classifica. La lunghezza delle qualifiche è di cinque giri mentre quella delle gare varia da dieci a trenta passaggi.
I circuiti sono in totale dodici e comprendono sia i classici percorsi ovaleggianti tipici delle competizioni americane (Ascot Park, Indianapolis e Daytona) sia i circuti più impegnativi della Formula Uno come Montecarlo, Silverstone (vecchio stile) ed Hockenhaim. Ovviamente alcuni circuiti sono accessibili solamente con il mezzo adeguato: ad esempio Ascot Park e Indianapolis Fairground che essendo sterrati possono essere percorsi solo a bordo delle Sprint Carts.

 
I mitici circuiti di Laguna Seca e Montecarlo

Graficamente il titolo è decisamente accattivante grazie ad un ottimo motore grafico veloce e ricco di dettagli (come ad esempio le nuvole di polvere alzate dalle Sprint Carts sui percorsi sterrati o le parti dell'auto che svolazzano in caso di impatto). L'engine poligonale forse è meno ricco di quello di Indianapolis 500, soprattutto nei dettagli a bordo pista, ma è il piccolo prezzo da pagare per il avere un gran numero di circuiti a disposizione. Ottime anche le animazioni di intermezzo che mostrano il team dei meccanici intento ad armeggiare sul mezzo per la messa appunto finale. Sempre tra una fase di gara e l'altra arrivano i preziosi consigli che il buon Mario ci elargisce per aiutarci ad avere la meglio sugli avversari.
Gli standard video supportati sono VGA e EGA e, benché i risultati migliori si ottengano, ovviamente, con la profondità di colore maggiore, anche a sedici colori il gioco risulta bello da vedere. Tre sono i livelli di dettaglio selezionabili per adattare il motore grafico alla potenza del vostro PC. Supponendo che la maggior parte di voi utilizzano il DosBox, settate i dettagli al massimo e andate sereni ... almeno sto problema ce lo siamo levati :o)

 
Sprint Carts e Formula Indy ancora a confronto


Il migliore accompagnamento sonoro è quello fornito dalla mitica Ad Lib che grazie ai suoi sintetizzatori regala buone musiche ed effetti sonori convincenti (a parte lo stridere degli pneumatici che odierete dopo trenta secondi!). Se volete farvi del male selezionate il PC speaker, mentre per avere il massimo dalla musica dovrete possedere una Roland MT-32 (anche se in questo genere di giochi non è che dia il massimo).

Per il controllo del vostro mezzo, joystick e tastiera svolgono adeguatamente il loro compito ... a voi scegliere quello che preferite.

L'ottimo sistema di replay in azione

Prima di lasciarvi all'immancabile filmato vi segnalo l'ottima sistema di replay che vi permetterà di ammirare le vostre gesta da svariate angolazioni ... molto stiloso!!!!

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