mercoledì 9 giugno 2010

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Oggi vi voglio parlare di Zak McKracken and the Alien Mindbender, la prima avventura grafica targata LucasFilm che ho avuto modo di giocare nella mia lunga carriera di avventurriero.

Prima di partire con la recensione faccio due premesse:
  1. la prima avventura interattiva made in Lucas è Maniac Mansion (1987), ammetto di esseremela persa ai tempi dell'uscita e di averla giocata solamente in seguito.
  2. la prima versione di Zak esce nel 1987 per Apple II, PC e C64. In questa prima versione la grafica è in bassa risoluzione (160x200x16 colori nella versione PC) derivata direttamente da quella del suo illustre predecessore. Nel 1988, con l'uscita delle versioni per i sistemi a 16 bit (Amiga e Atari ST), viene rilasciata una enhanced version per PC con grafica EGA 320x200x16 colori. E' questa la versione che ho avuto modo di giocare e di conseguenza è di questa che vi parlerò.
E adesso andiamo ad iniziare ....



La trama

Voi siete Francis Zachary McKracken, per gli amici Zak, reporter del quitidiano scandalistico di San Francisco "The National Inquisitor". Il gioco inizia con Zak, nell'ufficio del suo capo, intento a lamentarsi degli articoli che è costretto a scrivere e del fatto che questi non gli permetteranno mai di vincere il premio Pulizzer. Di tutta risposta il direttore gli rifila un biglietto aereo per Seattle e l'incarico di andare ad indagare su di uno scoiattolo a due teste che terrorizza i campeggiatori! Zak torna a casa sconsolato e si infila a letto ... da solo ... ancora. Il meritato riposo del protagonista è però disturbato dal sogno ricorrente che da diverso tempo turba le sue notti. Una ragazza bruna, un misterioso macchinario, un alieno, una costruzione su marte ed un paio di baffi e nasone finti sono gli inquetanti elementi che popolano l'esperienza onirica. Alzatosi trafelato, Zak accende la luce del suo appartamento e l'avventura ha inizio (Tutto quello di cui vi ho parlato è, infatti, narrato nella fantastica introduzione, che fa da preludio al gioco).



Che l'avventura abbia inizio

La trama dell'avventura che vi apprestate a vivere è a grandi linee la seguente (non voglio scendere troppo nel dettaglio per non torgliervi il gusto di assaporarla man mano che proseguirete nel gioco). Siamo nell'anno 1997, dieci anni nel futuro rispetto a quando il gioco fu rilasciato, e da alcuni mesi si registra uno strano fenomeno: l'intelligenza degli essere umani sta lentamente diminuendo.L'origine di tale evento è da imputare alla razza aliena dei Caponiani (alieni dalla testa a forma di arachide!!!) i quali, infiltratisi nelle compagnie telefoniche di mezzo mondo, stanno utilizzando il familiare mezzo di comunicazione per diffondere una segnale pirata che, riducendone capacità intellettive, porterà ben presto il genere umano alla sottomissione.
Per nostra fortuna gli Skolariani, un'altra antica razza aliena, hanno realizzato un dispositivo in grado di respingere la minaccia caponiana. Per vostra sfortuna (e te pareva!) tale dispositivo è diviso in più parti sparse ai quattro angoli della terra e, giusto per rendere il  tutto più interessante, su Marte. A voi il compito di riassemblare il dispositivo alieno e porre fine piano degli invasori alieni.

Nel corso dell'avventura Zak sarà "accompagnato" dall'ufologa Annie Larris (la brunetta del sogno) e dalle studentesse di Yale, Melissa China e Leslie Bennett. Le storie dei quattro personaggi, accomunate dallo stesso sogno ricorrente, si incroceranno nel dipanarsi dell'avventura fino all'epilogo finale in cui uniti salveranno il mondo dalla stupidità (avercene di gente così!!!!)

Insomma una trama degna dei miglior romanzo di fantascienza: alieni, antichi viaggiatori e civiltà perdute. Anche i luoghi in cui il gioco è ambientato sono dei classici del genere. Nel corso delle vostre peripezie visiterete le piramidi egizie, Stonehenge, un sito Maya in Perù e, ovviamente, il monte a forma di faccia sulla superficie di Marte.

 


La sfinge egiziana, le rovine Maya in Perù e la superficie di Marte
(mitico l'astrocamper!!!)

Il gioco

Dal punto di vista del gameplay siamo, è il caso di dirlo, su un altro pianeta. Zak McKraken è un'avventura complessa ed intrigante e per questo, molto gratificante. Gli enigmi sono ostici ma mai impossibili e resi ancora più stimolanti dal fatto che, alcuni di essi, per essere risolti, necessiteranno della collaborazione di tutti e quattro i protagonisti (caratteristica questa già presente in Maniac Mansion). In qualsiasi momento potrete cambiare il personaggio (inizialmente controllerte solo Zak) e combinare le loro azioni per venire a capo di un problema altrimenti insormontabile. Ad esempio Melissa e Leslie, dalla superficie di Marte, aiuteranno Zak e Annie ad entrare nella sfinge.

Graficamente, come potete notare dalle immagini, il lavoro fatto è più che buono. Sedici colori non sono tanti, ma se usati con sapienza danno un risultato decisamente appagante. Nel corso dell'avventura avrete l'occasione di visitare decine di locazioni differenti tutte disegnate con stile e dovizia di particolari. Di fronte ad un tale capolavoro di giocabilità la grafica può essere considerata un fattore secondario, ma il lavoro svolto dei grafici Lucas rende l'esperienza ancor più coinvolgente.

Il sonoro putroppo non è al livello del resto della produzione, ma visto l'hardware a disposizione non si poteva fare di più. La ritmatissima musica della presentazione ben si adatta all'aura di mistero che accompagna Zak nel suo sogno. Nel resto del gioco i soliti insulsi effetti sonori e qualche jingle sparso qua e la.

Lucas revolution

Con i giochi LucasFilm,  gli adventure compiono il loro passo definitivo nell'evoluzione dell'interfaccia utente. Sparisce l'odiato/amato parser; le frasi si compongono scegliendo, da un elenco, l'azione che si intende compiere  (la sezione in verde nella figura precedente) seguita quella dell'oggetto/i da utilizzare. Gli oggetti si possono selezionare tra quelli presenti nell'inventario (la sezione in viola in figura), oppure interagendo direttamente con lo scenario. Il mouse diventa il dispositivo più adatto per utilizzare con la nuova interfaccia: per muovere il personaggio basta cliccare su un punto dello scenario, senza aver specificato nessuna azione! Nel seguito ci saranno altri piccoli aggiustamenti. Ad esempio, sparirà l'elenco delle azioni lasciando posto alle diverse forme del cursore del mouse (selezionabili utilizzando il tasto destro del mouse) ma sono dei semplici raffinamenti della soluzione proposta dai signori di LucasArts ormai tanti anni orsono. La rivoluzione iniziata dalla Sierra On-Line nel 1984 è finalmente giunta alla sua degna conclusione!

Zak McKracken è stato sviluppato (come Maniac Mansion, ed i capolavori che verrano) sfruttando l'engine  SCUMM (Script Creation Utility for Maniac Mansion) realizzato dai signori di LucasFilm per semplicare lo sviluppo e la portabilità delle proprie avventure. Analogamente a quanto giù fatto da Sierra con AGI (Adgenture Game Interpreter), sfondi, oggetti, musiche ed interazioni sono "descritti" in modo indipendente dalla dal sistema su poi il gioco verrà eseguito. Sarà compito dell'interprete SCUMM, scritto per le diverse piattaforme, adattare quanto definito in "astratto" alle caratteristiche dell'hardware e del sistema operativo sottostanti. Decisamente un bell'esercizio di stile :o)

La versalità dello SCUMM è testimonata dall'ottimo progetto open source SCUMMVM che ci permette di godere appieno dei giochi LucasFilm (e non solo) sui moderni PC.

Curiosità e citazioni
  • in alcuni scenari sullo sfondo si può notare il poster di Maniac Mansion
  • i nomi delle tre coprotagoniste sono i nomi reali delle compagne dei programmatori
  • all'inizio del gioco Zak ha un capitale di 1138$, un riferimento al film THX 1138 di George Lucas
  • l'appartamente di Zak è al numero 5858 della 13° Evenue a San Francisco. 5858 è il numero civico dello Skywalker Ranch (l'ammezzato di George Lucas). La 13° Evenue non esiste, in quanto gli americani molto scaramantici hanno ben pensato di evitare il funesto numero
  • Nel numero di Aprile del 1989, la rivista Zzap! recensì in anteprima mondiale la secondo avventura di Zak, assegnandogli un roboante 99% come giudizio finale. Nel giro di pochi giorni la casa distributrice per l'Italia fu sommersa dalle chiamate di fan impazziti che volevano accaparrarsi una coppia del gioco. Fu uno dei più colossali pesci d'Aprile della storia videoludica.

  

Nel rispetto del copyright di Xenia Edizione SRL e dell'ottimo lavoro svolto dai gestori di Progetto Zzap! Italia, vi invito alla lettura della mitica recensione

Conclusioni

Cari lettori ci troviamo di fronte ad un adventure epico, divertente e decisamente impegnativo ... dovrete sudare le proverbiali (+1) otto camicie per venirne a capo. Se vi ritenete dei veri avventurieri non potete rifiutare la sfida di Zak McKracken. Il mondo ha bisogno di voi ...

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